sabato 30 giugno 2012

La Corte Suprema Americana stabilisce la costituzionalità della Riforma Sanitaria proposta da Obama

28/06/2012. La Corte Suprema Americana ha dato un giudizio positivo sulla costituzionalità della Riforma Sanitaria Americana proposta da Obama nel 2010 e successivamente contestata da diversi Paesi interni all’America. Per Obama è quindi una vittoria, ma come ha giustamente voluto fare notare lui, non si tratta di un vittoria limitata ad un ambito suo personale, ma di una vittoria per tutto il popolo americano. Dal 2013 ogni cittadino americano, escluso chi non ha la possibilità economica, sarà obbligato a sottoscrivere una polizza sanitaria. È su questo “obbligo” che si è basata la richiesta di incostituzionalità presentata alla Corte Suprema Americana da chi è contrario a tale riforma. Ma la Corte Suprema ha invece giudicato costituzionale la riforma voluta da Obama equiparando l’obbligo di sottoscrizione ad una polizza sanitaria ad una tassazione a favore di un servizio sanitario pubblico. La non tutela della salute di tutti i cittadini, o meglio il non diritto alla cura per tutti i cittadini di uno Stato, è una grande espressione di inciviltà di uno Stato stesso. La prassi che è stata in vigore in America fino ad oggi della non esistenza di una sanità pubblica a tutela e diritto della salute e della cura di tutti i cittadini ha rappresentato in America una grande incongruenza in un Paese definito civile. Prossimamente quindi non esisterà più la sanità solo privata negli Stati uniti in quanto il diritto alla cura verrà esteso a tutti i cittadini. Ma in che modo? Perché Rommey è contrario all’Obamacare? Ma perché tanti ostacoli ad una sanità pubblica più estesa? Quali sono gli interessi che gravitano intorno alle polizze private in America? L’obbligo di sottoscrizione ad una polizza (cosa che chi ha un minimo di soldi fa già normalmente ed autonomamente in America senza bisogno di obbligo dato la possibilità di vedersi rifiutare una operazione di urgenza senza tale copertura assicurativa) che vantaggi porta a livello nazionale? Non si corre il rischio di un boom delle polizze assicurative come è capitato da noi in Italia quando è diventata obbligatoria l’assicurazione sui veicoli? Non si corre il rischio di un ulteriore trust o cartello nel settore con accordi tra le compagnie assicuratrici? O verranno calmierati i prezzi assicurativi ed in tale caso in che modo? Cosa c’entra l’assicurazione privata obbligatoria con la sanità pubblica? Perché non mettere direttamente una tassa sanitaria statale e gestire la sanità pubblica direttamente a livello statale americano? Aspettando di avere le risposte a queste domande è fuori dubbio che tale riforma del sistema sanitario da parte di Obama rappresenta un notevole passo avanti del popolo americano verso una civiltà ed una umanità maggiore nel settore.
Angela Pensword 30/06/2012
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