lunedì 15 aprile 2013

BERSANI: SVEGLIA!


Bersani dovrebbe fare subito un Governo, alleandosi con il PDL, con la Lega, con Lista Civica, con i sette nani e con i puffi se necessario. Il tempo per capire e metabolizzare che non è possibile evitare una collaborazione con il Pdl, o delle larghe intese, è finito. Il tempo è scaduto (time off). Chi, come Renzi, invita a fare subito un accordo con il PDL ha perfettamente ragione.
L’Italia è in fase di stallo, e mentre è in stallo prosegue la sua picchiata libera verso l’ignoto. I problemi continuano a non essere affrontati. Le parti politiche non hanno la possibilità di lavorare e di apportare quelle manovre, in collaborazione, necessarie per riprendere quota.
La politica italiana non ha ancora portato alla luce un governo, dopo 50 giorni dalle elezioni. Le forze politiche rimangono bloccate nelle proprie posizioni, soprattutto M5S e Bersani. Gli unici che ragionano in questo momento sono il PDL ed i montiani. La strategia politica post elettorale di Bersani ha incontrato l’ostruzionismo di M5S. Ed il PD continua a chiudere con uguale ostinazione al PDL. In più in questi giorni ci sono le discussioni per eleggere il Presidente della Repubblica
Nel frattempo nel PD crescono le tensioni e le diversità di opinioni sulla situazione e sulle varie questioni. È evidente che tale situazione di stallo politico non fa bene neanche al centrosinistra, la forza che ha vinto, in teoria, le elezioni. Ecco perché, anche per il PD, sarebbe meglio atterrare da qualche parte. Forse Bersani pensa che una coalizione di Governo con il PDL possa far perdere consenso alla sua segreteria da parte di una fetta dell’elettorato del centrosinistra. Ma si dovrebbe ricordare che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, e che delle scelte vanno fatte. Bersani dovrebbe scegliere chi vuole scontentare. Ma a quanto pare la scelta è stata fatta, egli continua ad escludere qualunque forma di coalizione con il PDL. Anche se questa scelta potrebbe avere una giustificata motivazione teorica, nella pratica bisogna fare i conti su ciò che è necessario per fare partire la Legislatura, che in questo momento è fondamentale per L’Italia. Oppure Bersani si preoccupa di una scissione. Ma più passa il tempo e più una spaccatura interna al PD è inevitabile, con le tensioni che salgono al suo interno. Forse Bersani vorrebbe consolidare la propria immagine ultimamente un po’ offuscata per colpa di questo stallo. Ma è proprio proseguendo in questo stallo che l’immagine di Bersani va verso l’autodistruzione. Qualunque essere che non è in grado di adattarsi alle situazioni è destinato ad estinguersi. In più, in questa situazione di stallo, salgono anche le tensioni sociali e le tensioni anarchiche. Una stabilità politica è necessaria anche per dare una certa serenità al Paese. La scelta migliore per l’Italia, per il PD e per Bersani stesso, è proprio quella di formare immediatamente un Governo di larghe intese dove vi sia collaborazione tra tutte le parti che vogliono contribuire a migliorare il Paese.
Bersani è rimasto troppo ancorato ad una idea classica di governo che sarebbe possibile solo all’interno di un bipolarismo. Era giusto tentare la strada di un governo di minoranza ma adesso, capito che ciò non è possibile, è il momento di cambiare visione sulla quadratura di un Governo, e di diventare più morbidi. Tutte le forze che a modo loro hanno vinto le elezioni hanno diritto di contribuire alla formazione di un Governo, e dovrebbero essere coinvolte, lavorando all’interno di una cooperazione.
Angela Pensword 15/04/2013 

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