Bersani
dovrebbe fare subito un Governo, alleandosi con il PDL, con la Lega, con Lista
Civica, con i sette nani e con i puffi se necessario. Il
tempo per capire e metabolizzare che non è possibile evitare una collaborazione
con il Pdl, o delle larghe intese, è finito. Il tempo è scaduto (time off). Chi, come Renzi, invita a fare
subito un accordo con il PDL ha perfettamente ragione.
L’Italia è in fase di stallo,
e mentre è in stallo prosegue la sua picchiata libera verso l’ignoto. I
problemi continuano a non essere affrontati. Le parti politiche non hanno la
possibilità di lavorare e di apportare quelle manovre, in collaborazione,
necessarie per riprendere quota.
La politica italiana non ha
ancora portato alla luce un governo, dopo 50 giorni dalle elezioni. Le forze
politiche rimangono bloccate nelle proprie posizioni, soprattutto M5S e
Bersani. Gli unici che ragionano in questo momento sono il PDL ed i montiani. La
strategia politica post elettorale di Bersani ha incontrato l’ostruzionismo di
M5S. Ed il PD continua a chiudere con uguale ostinazione al PDL. In più in
questi giorni ci sono le discussioni per eleggere il Presidente della
Repubblica
Nel frattempo nel PD crescono
le tensioni e le diversità di opinioni sulla situazione e sulle varie questioni.
È evidente che tale situazione di stallo politico non fa bene neanche al
centrosinistra, la forza che ha vinto, in teoria, le
elezioni. Ecco perché, anche per il PD, sarebbe meglio atterrare da qualche
parte. Forse Bersani pensa che una coalizione di Governo con il PDL possa far
perdere consenso alla sua segreteria da parte di una fetta dell’elettorato del
centrosinistra. Ma si dovrebbe ricordare che non si può avere la botte piena
e la moglie ubriaca, e che delle scelte vanno fatte. Bersani dovrebbe scegliere
chi vuole scontentare. Ma a quanto pare la scelta è stata fatta, egli
continua ad escludere qualunque forma di coalizione con il PDL. Anche se questa
scelta potrebbe avere una giustificata motivazione teorica, nella pratica
bisogna fare i conti su ciò che è necessario per fare partire la Legislatura,
che in questo momento è fondamentale per L’Italia. Oppure Bersani si
preoccupa di una scissione. Ma più passa il tempo e più una spaccatura interna
al PD è inevitabile, con le tensioni che salgono al suo interno. Forse Bersani
vorrebbe consolidare la propria immagine ultimamente un po’ offuscata per colpa
di questo stallo. Ma è proprio proseguendo in questo stallo che l’immagine
di Bersani va verso l’autodistruzione. Qualunque essere che non è in grado
di adattarsi alle situazioni è destinato ad estinguersi. In più, in questa situazione di stallo, salgono
anche le tensioni sociali e le tensioni anarchiche. Una stabilità politica
è necessaria anche per dare una certa serenità al Paese. La scelta migliore per
l’Italia, per il PD e per Bersani stesso, è proprio quella di formare
immediatamente un Governo di larghe intese dove vi sia collaborazione tra tutte
le parti che vogliono contribuire a migliorare il Paese.
Bersani è rimasto troppo
ancorato ad una idea classica di governo che sarebbe possibile solo all’interno
di un bipolarismo. Era giusto tentare la
strada di un governo di minoranza ma adesso, capito che ciò non è possibile, è
il momento di cambiare visione sulla quadratura di un Governo, e di diventare
più morbidi. Tutte le forze che a modo loro hanno vinto le elezioni hanno
diritto di contribuire alla formazione di un Governo, e dovrebbero essere
coinvolte, lavorando all’interno di una cooperazione.
Angela Pensword 15/04/2013
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