Nonostante la neo rinata Forza Italia sia passata
all’opposizione, nella notte tra il 26
ed il 27/11/2013 in Senato è stata approvata la legge di stabilità con 171 voti
favorevoli, 135 contrari, astenuti 0 su 306 votanti. Senza entrare troppo nel
dettaglio, tale legge presenta dei punti a proprio favore. Finalmente verranno intaccate
le pensioni d’oro. Tale procedura era già stata ipotizzata in passato, ma
poi era stata sollevata una questione di incostituzionalità riguardo la sua
attuazione. La speranza è che questa volta il procedimento vada a buon fine,
come espresso dallo stesso presidente del Consiglio Enrico Letta in fase di
conferenza stampa. Le risorse recuperate dalle pensioni d’oro serviranno a
sostenere l’iniziativa, contemplata anche essa in questo maxi emendamento, che prevede
un sostegno minimo garantito di sopravvivenza nei centri urbani
maggiormente abitati, quindi non a copertura dell’intero territorio nazionale.
In pratica si tratterà di un assegno minimo garantito. Certo non risolve la situazione
economica italiana, ma è comunque un passo in avanti, ed invece di criticare
sempre le iniziative del governo bisognerebbe vedere i lati positivi contenuti
nei provvedimenti. Un nuovo sguardo è dato al fondo per le calamità naturali
che verrà finanziato dal minore sovvenzionamento ai partiti.
Il fatto che la legge di stabilità sia stata
approvata nonostante il passaggio all’opposizione di Forza Italia evidenzia
diverse cose. Intanto il Governo Letta esprime una forte maggioranza, e come ha
evidenziato Letta in fase di conferenza stampa, tale margine di maggioranza
corrisponde allo stesso margine di cui godeva a suo tempo il governo
Berlusconi. Letta ha anche espresso il proposito di utilizzare questa nuova
forza del governo per attuare le riforme necessarie da troppo tempo rimandate
dalla politica. La forza del governo deriva certamente anche dalla presa di
posizione di Alfano e del Nuovo Centro Destra, il quale, pur non approvando la
decadenza di Berlusconi, vuole salvaguardare la stabilità politica del nostro
Paese e tenere separate le questioni della decadenza di Berlusconi dal sostegno
al governo Letta, strategia ovviamente non condivisa dal leader e dai falchi.
Qualche esponente della neo rinata Forza Italia esprime una propria visione in
base alla quale le larghe intese in questo governo non esistono più. In realtà non è così. Questo governo è ancora
un governo di larghe intese, solo sono cambiati alcuni esponenti ed alcuni
equilibri. In ogni caso, la stabilità politica è necessaria al nostro Paese,sia
a livello internazionale e sia per ciò che concerne l’economia. Il fatto è che
questo governo deve andare avanti e fare le cose giuste. E le due cose
ovviamente non sono scindibili. La spinta per le forze politiche che sostengono
il governo nel dovere fare le scelte migliori può comunque portare al nostro
Paese dei vantaggi. E come evidenziato da diverse parti, ormai non ci sono più
scuse. Si preannuncia quindi un periodo carico di schermaglie politiche interne
ad ogni schieramento e di sollecitazioni, ma proprio per questo benevolmente
dinamico.
Angela Pensword 27/11/2013
Non so se essere contento o meno. Nuove elezioni porterebbero ad altra instabilità e indecisione e ci ritroveremo ancora un governo tecnico o delle larghe intese...
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