Stavo guardando una banana sul tavolo della cucina. Lo sguardo su quella frutta superstite mi va un po' per caso, dato che l'ambiente è piccolo, ed io ho ritrovato una relativa serenità che mi permette di vedere le cose dopo avere messo qualcosa nello stomaco (le altre banane le ho fatte fuori durante un attacco spasmodico di fame,certamente perché avevo saltato il pranzo). Guardando quel frutto giallo, a distanza, inizio a pensare (un mio ex chiamava le mie riflessioni "voli pindarici") ...
L’UOMO si è organizzato per
vivere all’interno di una società, sviluppando al meglio scambi commerciali e
comportamenti sociali. Questo (al meglio) almeno in teoria. Ecco che quindi
abbiamo le banane provenienti da posti lontani, come anche altra frutta, durante
tutto l’anno. Ma non sappiamo che talvolta, nei posti lontani, vengono fatti
dall’uomo (non di quel posto) esperimenti nucleari. Oppure non ricordiamo che,
sempre talvolta, le scorie inquinanti vengono spedite nei Paesi meno
sviluppati. E non sappiamo nemmeno che, anche n questo caso solo talvolta, il
prodotto nostrano tanto buono che mangiamo è prodotto nelle vicinanze di una
discarica abusiva sotterranea altamente inquinante, della quale anche il
contadino ignora l’esistenza. Insomma: se riuscissimo ad eliminare dall’animo
umano quella parte marcia corrispondente a comportamenti individuali scorretti, che
portano ripercussioni a livello sociale, il mondo sarebbe perfetto.
Formula matematica :
mondo attuale – comportamento
umano scorretto = mondo migliore
In pratica, un mondo migliore è
direttamente proporzionale ad un uomo migliore, ed inversamente proporzionale
al numero di individui scadenti.
Ecco quindi un’altra formula matematica
:
la civiltà è pari alla civiltà dell’essere umano. O meglio, la civiltà
sociale è pari al grado di civiltà dei singoli cittadini appartenenti alla
società.
Del resto la società è = espressione della collettività
E la collettività è = un insieme
di singole individualità.
Mi piace l’analisi sociale. È
come respirare, non se ne può fare a meno. Se tu quando cammini non osservi, è
come non vivere. E così è anche l’analisi sociale. Se tu quando vivi e dai uno
sguardo al mondo non fai delle considerazioni, è come non vedere. Poi non tutte
sono considerazioni esatte, perché chiunque può sbagliare, e ci sono altri
fattori che magari non vengono considerati. Comunque arrivare alla sintesi
della formula è semplice.
Angela Pensword 22/04/2014
(all rights reserved Angela Pensword)
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Tags: Uomo, società, mondo, comportamento, globalizzazione, micro società, macro società , evoluzione,
Sempre profonde le tue riflessioni. Complimenti :)
RispondiEliminaGRAZIE.
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