Riporto alcune
informazioni relative alle prossime votazioni europee pervenutemi direttamente da fonte europea tramite e-mail
COMM-EUROPE-DIRECT-NOREPLY@ec.europa.eu
COMUNICATO:
Le
elezioni europee del 2014: questa volta è diverso
Le elezioni europee del 22-25
maggio 2014 daranno agli elettori la possibilità di influenzare le politiche
future dell'Unione europea, eleggendo i 751 deputati al Parlamento europeo
che rappresenteranno i loro interessi per i prossimi cinque anni.
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Quando
si svolgono le elezioni nel mio paese?
Ogni Stato membro ha le proprie leggi
elettorali e ciascuno stabilisce le date in cui i cittadini andranno alle urne
durante il periodo elettorale di quattro giorni compreso fra il 22 e il 25
maggio 2014. Gli elettori italiani voteranno il 25 maggio per eleggere 73
deputati. I risultati di tutti i 28 Stati saranno annunciati la sera di
domenica 25 maggio.
Quanti
deputati saranno eletti?
A seguito dell'adesione della Croazia
all'UE nel luglio 2013, i deputati al Parlamento europeo sono diventati 766, ma
questo numero sarà ridotto a 751 alle elezioni del 2014 e rimarrà allo stesso
livello in futuro. Questi deputati rappresenteranno oltre 500 milioni di
cittadini di 28 Stati membri. I seggi sono ripartiti tra i vari Stati dai
trattati dell'UE secondo il principio di "proporzionalità
decrescente", in base al quale i paesi con una maggiore consistenza
demografica dispongono di più seggi rispetto ai paesi meno popolosi, ma questi
ultimi hanno più seggi di quanti sarebbero previsti applicando strettamente il
principio di proporzionalità.
Perché
queste elezioni sono diverse?
In un momento in cui l'Unione cerca
di superare la crisi economica e i leader europei riflettono su quale direzione
prendere in futuro, queste sono, a oggi, le elezioni europee più importanti.
Oltre a consentire agli elettori di
esprimere un giudizio sugli sforzi dei leader dell'UE per affrontare la crisi
dell'eurozona, e dare voce alle loro opinioni sul progetto di una più stretta
integrazione economica e politica, sono anche le prime elezioni da quando, nel
2009, il trattato di Lisbona ha conferito al Parlamento europeo una serie di
nuovi e importanti poteri.
Una delle principali novità
introdotte dal trattato consiste nel fatto che, quando gli Stati Membri dell'UE
nomineranno il candidato a presidente della Commissione europea, che succederà
a José Manuel Barroso nell'autunno 2014, per la prima volta dovranno tenere
conto dei risultati delle elezioni europee. Il nuovo Parlamento dovrà poi,
riprendendo le parole del trattato, "eleggere" il presidente della
Commissione. Ciò significa che gli elettori avranno voce in capitolo su chi
subentrerà alla guida dell'esecutivo dell'UE.
Su 13 partiti politici europei,
cinque hanno nominato un candidato per sostituire l'attuale presidente della
commissione. L'EPP ha nominato Jean-Claude Juncker, ex primo ministro del
Lussemburgo ed ex presidente dell'Eurogruppo, il PES ha candidato Martin Schulz,
attuale presidente del Parlamento Europeo, i Liberali e i Democratici hanno
optato per Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio e attuale leader del
gruppo dei Liberali al PE, i Verdi hanno nominato una coppia di deputati, il
francese José Bové e il tedesco Ska Keller, mentre la Sinistra Europea ha
proposto Alexis Tsipras, leader del partito greco SYRIZA.
La nuova maggioranza politica che
emergerà dalle elezioni, inoltre, contribuirà a formulare la legislazione
europea per i prossimi cinque anni in settori che spaziano dal mercato unico
alle libertà civili. Il Parlamento, unica istituzione europea eletta a suffragio
diretto, è oggi uno dei cardini del sistema decisionale europeo e contribuisce
all'elaborazione di quasi tutte le leggi dell'UE in parità con i governi
nazionali.
Io ho già deciso da tempo di non andare a votare. Per la prima volta non saprei proprio chi scegliere, trovo la rogna in tutti :)
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