Ultimamente sento sempre più spesso, sia come approfondimento in televisione e sia da parte dei politici, considerazioni costruttive. La crisi e la necessità di porre rimedio a problematiche nazionali che sono esplose in tutta la loro evidenza e negatività in questo periodo hanno costretto la società, le istituzioni, la politica, e noi cittadini, ad analizzare quali sono state le cause ed i comportamenti che ci hanno portato nella situazione disastrosa nella quale ci troviamo. La malattia è esplosa dopo anni di incubazione e di cattivo comportamento. È come dire che se per anni abbiamo uno stile di vita ed uno stile alimentare sconsiderato alla fine ne subiremo i danni, come diabete, cirrosi epatica, ed altro. Vengono giudicate le strategie politiche ed economiche degli ultimi quaranta anni, si pensa a ciò che bisogna fare per sviluppare le nostre potenzialità e le nostre qualità nei vari settori, vengono scoperchiati i comportamenti scorretti della politica e dei politici in una cattiva gestione dei soldi pubblici, si pensa a norme e leggi per evitare il reiterare di tali comportamenti, si evidenzia la necessità di un cambio di mentalità, le persone non sono più disposte a tollerare comportamenti che prima forse non si voleva vedere e che era possibile tenere nascosti, come in un periodo di crisi e sacrifici non sono più disposte ad accettare un ampio divario economico ingiustificato di caste. Inoltre si analizzano e si passato al capello tutte quelle ingiustizie e diversità alle quali occorre porre rimedio, come le mega liquidazioni dei manager pubblici e privati e la insolvibilità debitoria dello Stato verso le imprese. Questo ultimo punto porta ad una grave criticità economica nazionale oltre ad essere un disequilibrio ed una ingiustizia sociale. Al riguardo il Governo ha reso nota l’intenzione di pagare entro i prossimi dodici mesi la metà dei debiti che lo Stato ha verso le imprese. L’analisi serve a trovare delle soluzioni e soprattutto a modificare dei comportamenti scorretti, delle mentalità e delle impostazioni, e quindi porta ad un inevitabile miglioramento. Tutto ciò fa ben sperare, e costituisce il lato positivo della crisi. Il Governo tecnico è riuscito finora a fare tantissimo in poco tempo, ha dovuto pensare al risanamento del debito pubblico in modo da abbassarne gli interessi, ha dato indirettamente una nuova impostazione di dialogo tra i partiti dimostrando come la mancanza di una contrapposizione distruttiva porta ad un discorso costruttivo a vantaggio del bene comune e speriamo che i partiti e gli esponenti politici facciano tesoro di questa esperienza, ha impostato un discorso di concertazione tra parti sociali politiche e del settore in fase di riforme, ha iniziato a mettere mano ai costi della politica ed alla lotta alla evasione fiscale nonostante vi siano forti interessi politici ed economici sotterranei contrari ad una loro ottimizzazione. Si ha una crisi di coscienza politica che porta automaticamente ad una sua maturazione. I partiti stessi e gli esponenti di partito parlano per primi di proposte di riforme nel loro settore, ed ora è in studio una riforma elettorale di pari passo ad una costituzionale del settore, e questa è musica per le orecchie dei cittadini che hanno bisogno di riacquistare fiducia nella classe politica che ha fatto di tutto per fargliela perdere. Insomma in generale si sentono in giro discorsi che fino a poco tempo fa era impensabile sentire e proporre, e tutto questo grazie alla crisi. Vi è una maggiore presa di coscienza da parte dei cittadini dei problemi e di ciò che si deve pretendere. Molto c’è ancora da fare, ma la presa di coscienza collettiva è una conquista importante per pretendere un futuro migliore.
04/04/2012 Angela Pensword
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