Ma in che razza di società
viviamo? Sempre più frequentemente si sentono notizie di bullismo, di ragazzi, anche
studenti, che attaccano in branco un coetaneo solo per un messaggio alla
ragazza di un altro, o che provano a fare una violenza di gruppo ad una ragazza
(e anche se non vi è stata la violenza fisica vi è stata comunque la violenza
psicologica), e queste cose capitano all’interno di una scuola, e poi ancora
per strada attacchi di branco per avere rifiutato di dare una sigaretta (che
non si aveva), ed ancora qualcuno che non si fa scrupolo di infilzare con un
cacciavite un'altra persona per un diverbio, e ancora casi e casi che si
potrebbero menzionare. Ma cosa è
capitato alla società? Era sempre così anche in passato o è peggiorata? Forse
alcune cose sono sempre capitate, ma adesso siamo di più, e la società non è
capace di gestire se stessa. I ragazzi vengono abbandonati a se stessi, e
crescono come piante incolte. O forse sono proprio le famiglie che in alcuni
casi insegnano ai propri ragazzi a prendere a calci il compagno per dei futili
motivi. Manca educazione, mancano i valori, e manca ordine. È vero che la vita
è una giungla, lo è sempre stata anche nella espressione della società, che in
teoria dovrebbe migliorare. Ho invece l’impressione che qui i serpenti e gli
scorpioni, gli alligatori, e i pit-bull umani
da combattimento, stiano aumentando in maniera esponenziale. Forse una società
troppo complicata, e che è stata anche troppo frenetica fino a poco tempo fa.
Ed anche una società che a livello di informazioni tiene troppo al consumismo e a valori
effimeri, e che non insegna neanche nelle scuole al rispetto per l’essere
umano, per gli animali e per l’ambiente. Se non si affronta tale problematica
di comportamento sociale errato, se non si prova ad analizzare il problema, le
cause, e a porci rimedio per il presente e per il futuro, la nostra società
avrà un processo involutivo. La civiltà del comportamento, e non quella del
confort, sarà un ricordo. E noi saremmo umani che vagano per le strade senza
sapere di essere umani, e comportandoci peggio delle bestie. Inoltre i ragazzi
di oggi saranno gli adulti di domani. E preoccuparsi degli adulti cresciuti di
oggi che si comportano male, e circoscriverli nelle carceri, magari con
obiettivo rieducativo (quando è possibile), senza pensare ad indulto, dovrebbe
essere una finalità. Ormai, anche come criminalità organizzata, ed improvvisata,
siamo over the top, mentre le forze dell’ordine non hanno le risorse dei mezzi,
degli uomini, ed economici in genere. Ma del resto, se si cattura un criminale,
con il rischio anche di essere ucciso, e lo si vede poi libero per diversi
motivi, è un qualcosa che destabilizza l’operato delle forze dell’ordine, e demoralizza
chi ha subito l’ingiustizia. Si dice che il peggio non è mai morto. Io spero
che iniziamo a risalire, perché ho l’impressione che abbiamo toccato il fondo.
Peggio di così ci sta solo la completa anarchia, e l’autodifesa, dove andremo
tutti in giro armati, e faremo fuori chi incontriamo solo perché ci ha guardato
storto, o per difenderci da chi ci minaccia.
Angela Pensword 20/02/2014
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