sabato 15 aprile 2017

Siria, USA, Corea del Nord, un messaggio per Trump

Un messaggio per Trump 
Oggi è il giorno nel quale la Corea del Nord è in festa per il 105° anniversario della nascita di Kim Il-Sung padre fondatore della Corea del Nord. Oggi è il giorno nel quale la Corea del Nord potrebbe compiere un ulteriore test nucleare. Oggi è il giorno nel quale l’America potrebbe cadere nella provocazione e trascinare il mondo in una guerra nucleare. …
La febbre della tensione mondiale è in salita già da tempo. Basta pensare all’incremento in Europa degli attentati terroristici di matrice islamica. L’escalation della tensione mondiale si è intensificata dall’attacco con armi chimiche del 4 aprile avvenuto in Siria. ... Strano però che a pochi giorni di distanza non parli più della Siria ma semplicemente della America e della Corea del Nord. …    
La tensione tra USA e Nord Corea è sempre più alta.
Dalle notizie si apprende che Trump potrebbe attaccare in modo preventivo con mezzi non nucleari nel caso ci fossero avvisaglie che la Corea del Nord stesse preparando un nuovo test nucleare. In cosa consisterebbe l’azione preventiva americana non è chiaro, ma verrebbe certamente interpretata dalla Corea del Nord come una aggressione e darebbe il là ad una risposta.
Per adesso Kim e Trump continuano a studiarsi e ad aspettare le mosse dell’altro. Ma se Trump pensa che Kim non farà il test (oggi o un altro giorno) sbaglia. Non si può basare quindi su questa possibilità per prendere la sua decisione. Può solo decidere se dare seguito con una risposta con le armi dopo il test nucleare della Corea oppure no. Risposta americana che verrebbe interpretata dalla Corea come un attacco. Quindi ci troviamo di nuovo di fronte lo stesso scenario.
La Corea del Nord è un Paese che investe molto in armamenti, come è possibile vedere anche dalla mostra che ne fa nella parata. È probabile che la Corea del Nord punti ad arrivare ad una guerra, nel senso che questo sia il suo obiettivo e che ci stia lavorando da tempo, trascinando il mondo per il naso come un vitello verso la guerra. Ecco perché non bisogna cedere alle provocazioni.
Oppure in realtà è l’America che vuole la guerra, e cerca le scuse per provocare ed attaccare?
Kim è abbastanza pazzo da reagire alle provocazioni. In realtà si tratta di una situazione speculare dato che Trump e Kim non sono al riguardo poi così differenti.
Oppure l’America è stata trascinata in una situazione dalla quale non sa come uscire?...
Consiglio a Trump di non fare niente, né a livello preventivo, e né dopo il test. Delle volte si può perdere la faccia, ma si può guadagnare molto in termini di vite umane. Che la Corea del Nord sia una potenza pericolosa per il mondo lo si sa da tempo,  ma ci sono altri metodi per difendersi. Meglio la strada ipotizzata con maggiori sanzioni con maggiore coinvolgimento come aiuto da parte della Cina.
Il conflitto non è la scelta giusta.  


Invito a vedere questo spezzone di film del 1983 



5 commenti:

  1. Gli Usa da Pearl Harbor in poi hanno sempre cercato pretesti per attivare la loro macchina militare. E' un'esigenza della loro economia. Anche il tanto decantato e patinato Kennedy lo ha fatto, avviando la guerra in Vietnam erroneamente attribuita a Nixon (che comunque la esasperò).
    In Corea del Nord è in vigore un anacronistico regime, roba da '900. Che però fa quasi tenerezza, come se lì ci fosse un micro-mondo lontano dal resto. Certo, se vivessero senza disturbare i vicini, nessuno gli potrebbe dire niente. Ma se il Presidente continua a lanciare missili nei confini altrui (in primis quello del Giappone), allora va richiamato all'ordine.
    Trump è persona del fare e istintiva. E lo ha già dimostrato in Siria, scuotendo così la solita inutile Onu.

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  2. Gli Usa da Pearl Harbor in poi hanno sempre cercato pretesti per attivare la loro macchina militare. E' un'esigenza della loro economia. Anche il tanto decantato e patinato Kennedy lo ha fatto, avviando la guerra in Vietnam erroneamente attribuita a Nixon (che comunque la esasperò).
    In Corea del Nord è in vigore un anacronistico regime, roba da '900. Che però fa quasi tenerezza, come se lì ci fosse un micro-mondo lontano dal resto. Certo, se vivessero senza disturbare i vicini, nessuno gli potrebbe dire niente. Ma se il Presidente continua a lanciare missili nei confini altrui (in primis quello del Giappone), allora va richiamato all'ordine.
    Trump è persona del fare e istintiva. E lo ha già dimostrato in Siria, scuotendo così la solita inutile Onu.

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  3. Non posso che concordare con te Luca. Difatti quello che dici è vero, ed in passato gli USA hanno utilizzato anche questo mezzo. ... Le ipotesi sono tante, a cominciare da chi ha scatenato l'attacco con armi chimiche in Siria e perché. ... Le situazioni internazionali si intrecciano ...
    Ci sono delle cose che mi lasciano perplessa, dalla vittoria di Trump, ma anche in precedenza. ... Intanto che i sistemi cinesi siano riusciti a perforare i sistemi della difesa americana.Ciò darebbe loro la possibilità di compiere e di avere compiuto anche altri tipi di azione. Inoltre la Corea del Nord è una nazione innamorata delle armi, anche se ciò potrebbe essere sintomo non solo di una volontà di attacco , ma anche semplicemente di paura del mondo esterno. Se non hanno mire espansionistiche o belliche condivido con te l'emozione di tenerezza. Poi in effetti ognuno nel proprio paese si può organizzare come vuole, basta, come dici te, non andare a rompere le scatole altrui. E questo dovrebbe valere anche per l'America. ... Non so dove sta la verità. ... Istintivamente credo nella versione di Assad per quanto riguarda la Siria. Ma aveva un senso pensare ad una manipolazione o provocazione di qualcuno se riferita a quell'area, e a nuovi equilibri internazionali sulla sua gestione. ... Come si è passati alla Corea. Forse c'è qualche cosa che non sappiamo. ... Cmq, se sono gli USA provocano senza un giustificato motivo è sintomo che Trump in meno di quattro mesi si dimostra la vera mina vagante. ...

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