lunedì 12 giugno 2017

VACCINI VARATO IL DECRETO CONTINUANO LE POLEMICHE

Il 6 giugno 2017 è stato varato il decreto nr. 73 “Disposizioni urgenti in termini di prevenzione vaccinale” che porta da 4 a 12 i vaccini obbligatori e gratuiti da 0 ai 16 anni. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pone la firma facendo di fatto diventare legge quanto proposto dal Ministro Lorenzin e deliberato il 19 maggio dal Consiglio dei Ministri. Sin dal momento della proposta la disposizione ha scatenato forti contestazioni in parte della popolazione, in chi subisce, a proprio sentire, questa Legge come una limitazione della propria libertà. Infatti qualche giorno fa mi arriva da un amico un volantino farneticante, al quale rispondo forse con troppa enfasi per poi giungere alla conclusione che forse si trattava di uno scherzo, dato che proponeva, tra le altre cose, anche l’abolizione dell’ordine dei medici e dei giornalisti. Invece no, non era una scherzo. Anche adesso che si è arrivati al decreto, le polemiche continuano, anzi si amplificano, a livello nazionale, con comitati, associazioni e persone che si dichiarano contro il provvedimento, che promuovono manifestazioni di protesta, azioni e petizioni. Vengono portati esempi di casi di vaccini sbagliati, di reazioni dannose (casi eccezionali ovviamente), si parla di manipolazione della informazione e di mancanza di dati, di non democrazia, di mancanza di libertà di scelta, di incostituzionalità del decreto, di esagerazione nella prevenzione, di accordi con le case farmaceutiche, di non tutela della salute individuale, si dice che a livello europeo l’Italia è l’unica a prevedere tutti questi vaccini, e si chiedono le dimissione del Ministro Lorenzin e di tutto il Consiglio dei Ministri che ha deliberato a favore del decreto, e se ne chiede l’annullamento alla Corte Costituzionale in sede europea. Intendiamoci, la libertà di pensiero e di espressione è fondamentale. E come si ha la libertà di esprimere la propria contrarietà al decreto, si ha anche la libertà di giudicare la protesta esagerata e di esprimere un giudizio positivo sul decreto. Perché giudico esagerata la protesta? Perché secondo me chi protesta contro il decreto si limita a vedere la propria realtà, esulando da un contesto sociale. Vorrei fare delle riflessioni. Se prima era giusto non avere tutte queste dodici vaccinazioni obbligatorie, perché non era necessario, adesso invece è necessario. Sono cambiate le condizioni. Che cosa è cambiato? Siamo sempre più persone che vengono in contatto tra di loro, e sempre meno persone che si vaccinano, fino ad andare, talvolta, sotto la soglia di sicurezza di vaccinazione nazionale, parametro fissato al 95% sotto il quale aumenta il rischio di epidemie. Ho sentito qualcuno dire “non sapevo che ci stava una epidemia in atto” ma a tale affermazione si può solo rispondere con un “perché vogliamo aspettare che ci sia?”. Il decreto viene giudicato anti-costituzionale da chi protesta, mentre secondo me sarebbe stato incostituzionale non farlo. Tra le funzioni di uno Stato vi è anche quella di salvaguardare la salute pubblica, e se si vede il decreto in una visuale sociale (come vanno visti e pensati tutti i decreti e le Leggi) va certamente in tale direzione. Inoltre uno Stato può e deve svolgere la propria funzione anche attraverso la coercizione. E se ci si pensa, ogni Legge è, talvolta di più e talvolta di meno, una coercizione, perché obbliga ad un comportamento o a rientrare in alcuni parametri. Una volta tanto che abbiamo un Governo che si muove prima e a scopo preventivo ci lamentiamo? Si ha certo la libertà di opinione, ma non si può avere la libertà di mettere con il proprio comportamento a rischio la salute collettiva. Cosa succederebbe se la scelta di non vaccinare i propri figli diventasse sempre di più di moda? Proprio per evitare la diffusione esagerata di comportamenti che possono mettere a rischio la salute collettiva che si fanno le Leggi. Se molte malattie infettive e dannose per chi le contrae sono quasi scomparse lo si deve proprio alla diffusione dei i vaccini all’interno della società. Se si pensa all’incremento dei casi di morbillo dall’inizio dell’anno (e questi sono dati) si ha un’idea del potenziale pericolo di una prassi non regolamentata. A contrarre il morbillo sono state anche alcune sanitarie che lavorano presso gli ospedali. Cosa sarebbe successo se qualche sanitaria di coloro che hanno contratto il morbillo in questi mesi fosse stata incinta? Chi è contrario al decreto li conosce i danni che provoca il morbillo sul feto? Chi si affanna a voler difendere egoisticamente il proprio diritto a non vaccinare i propri figli estraniandosi da un contesto sociale attua un comportamento egoistico che per paradosso può danneggiare anche il proprio nucleo familiare, composto da bambini e da anziani in genere i più deboli. Non bisogna confondere la libertà individuale e collettiva con l’anarchia, né nascondersi dietro la paura dei vaccini. I bambini prima di essere vaccinati devono essere da sempre sottoposti a visita, ed inoltre, per chi fosse non idoneo a sostenere il vaccino per propria costituzione, è da sempre esonerato. C’è chi giudica folle il decreto, io giudico folle il non apprezzare lo sforzo per “garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica e di assicurare il costante mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale”. I vaccini obbligatori da adesso sono: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-haemophilus influenzae tipo b, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella.
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