Per giudicare l’imminente riforma del lavoro bisogna aspettare di conoscere bene il suo contenuto, punto per punto, e dedicare loro la giusta analisi. Vi saranno certamente dei contenuti validi e migliorativi, ed altri meno. Nelle settimane precedenti vi sono state diverse giornate di concertazione con le parti politiche e sociali. Le controversie principali tra Governo e parti sociali si hanno intorno alle modifiche dell’articolo 18. Ma è giusto fissarsi sull’articolo 18? Possibile che per agevolare le assunzioni si debbono agevolare i licenziamenti? Non penso! Anzi, è proprio in un periodo dove il lavoro scarseggia che il lavoro va tutelato maggiormente. Le agevolazioni per il ritorno degli investimenti nel nostro Paese e per evitare che le nostre industrie se ne vadano all’estero e per proteggere i nostri prodotti nazionali ed europei da mercati sleali sono altre. Se vi è qualche cosa da aggiustare sulla normativa di questo articolo si può modificare, ma la tutela del lavoro e del lavoratore non deve mai essere messa in discussione né creare condizioni che possano creare appiattimento ed impossibilità di difendere i propri diritti. In fase parlamentare le parti politiche hanno la funzione e la possibilità di effettuare emendamenti al disegno di legge proposto sulla riforma del lavoro, anche di difendere la normativa attuale dell’articolo 18, estenderla, modificarla, e valutare altri temi e proporre miglioramenti.
02/04/2012 Angela Pensword
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