sabato 5 maggio 2012

Società ed espressioni: povertà degrado e sicurezza

Nelle città da qualche anno si vedono sempre più spesso persone che vanno a frugare nei cassonetti. Spesso sono persone abituate a vivere di espedienti ed alla ricerca di materiali da riciclare come ferro e rame od altro. Altre invece sono persone che sembrano uscite da chissà quale realtà lontana ed arrivate in città da poco, o forse erano solo nascoste nel sottobosco della città. Ed infine c’è lo spettro del lavoro che continua a diminuire sempre di più che aleggia sulla società e che ha già creato molti altri poveri, ancora fortunatamente non così disperati. La città continua ad essere un polo di attrazione anche per chi ha più difficoltà. Ci sono delle organizzazioni malavitose che gestiscono tutto ciò che è povertà, sfruttamento, elemosine. Ai semafori spesso si incontrano mendicanti vestiti con la loro divisa fatta da cappotto e zaino, lasciati lì ad arte, e ripresi a fine giornata. Ma dove dormono queste centinaia di persone? Che traffici ci sono dietro? Che corte dei miracoli c’è nel sottobosco della città? In che modo si può intervenire anche nel rispetto di queste persone? Quale è l’effettivo pericolo di diffusione di malattie dovute a scarsa igiene, soprattutto nel periodo estivo? Il fatto è che questa povertà è sempre più dilagante e visibile. E questo è un problema che va saputo gestire all’interno della società ed all’interno della città. Oltre a queste problematiche di povertà e degrado vi è anche una sempre più diffusa maleducazione, sia nei giovani che negli adulti, ed una sempre più diffusa mancanza di sensibilità e rispetto verso il prossimo. Non è una colpa essere poveri o sfortunati, come non è una colpa essere benestanti, ma l’educazione, il rispetto verso il prossimo, il rispetto di determinate regole basi di convivenza, e la correttezza dovrebbero essere sempre presenti in quanto sono le basi del vivere civile. Ma evidentemente a molti di noi queste cose non sono state insegnate, e molti altri di noi se le sono scordate. Nella società gli episodi di microcriminalità sono in aumento. E nelle grandi città anche la macro criminalità è sempre più presente e diffusa sul territorio. Le città diventano sempre più grandi e meno gestibili, e più invivibili, proprio dal punto di vista della sicurezza. L’imminente spending review prevede il taglio di molte delle risorse che erano in precedenza destinate alle forze dell’ordine ed alla sicurezza, con relativo motivo di preoccupazione sociale. Al contrario le forze dell’ordine dovrebbero avere più mezzi e più risorse per stare di pari passo con una crescente criminalità. È sperabile che tali tagli vengano fatti con buon senso, ed è meglio ricordare a chi ci governa il concetto in base al quale ottimizzare vuole dire tagliare gli sprechi e non tagliare i servizi.

Nessun commento:

Posta un commento