Berlusconi afferma che il Pdl non è allo sbaraglio. Tale affermazione risuona fuori dalla reale situazione oppure dimostra che si vuole negare l’evidenza. Ma del resto non si può chiedere all’oste come è il vino. Sarebbe più apprezzabile ammettere di avere delle difficoltà ed evidenziare che si sta provvedendo a risolverle. Bisogna però vedere in che modo si vogliono risolvere. La legge anticorruzione non è ancora stata approvata, ma al contrario finora è stata contrastata. I partiti non riescono a trovare un accordo su tale questione, come del resto neanche sulla legge elettorale.
La sfiducia sulla politica è generalizzata, e lo scandalo che ha colpito la Regione Lazio ha aumentato la delusione degli oramai ex elettori Pdl. Il Pdl si è adeguato ad un sistema politico che ha molte lacune come regole e come cultura. Nel suo interno si sono infiltrate persone che si sono portate appresso il proprio modo di fare politica basato sul concetto che tutto è possibile in un sistema che in realtà lo permette. Quindi è anche il sistema che deve essere cambiato, oltre alla mentalità ed al ricambio generazionale. Inoltre il Pdl deve risolvere anche le eventuali interne diversità di idee, e domandarsi che cosa vorrà fare nel futuro.
Se il Pdl non dimostra nel tempo un reale cambiamento, e non attua nell’immediato una reale pulizia, e non propone e non approva delle regole sia interne al partito e sia generali in politica volte ad evitare la possibilità di sprechi e di corruzione, e non fa un cambio di sostanza oltre che di apparenza, allora non rimarrà allo sbaraglio ma si dissolverà direttamente nell’aria.
Angela Pensword 26/09/2012
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