I
partiti politici sono tutti arroccati nelle loro posizioni, e tutti insieme,
forze vecchie e nuove, andranno a sbattere contro un muro frantumandosi, portando a sbattere anche l’Italia, ossia
tutti noi.
M5S è blindato nelle sue posizioni di non appoggiare qualunque governo politico o partito politico precedente, indipendentemente dalle proposte avanzate da quest’ultimo per la formazione di un Governo.
Il
PD rimane chiuso verso la proposta del Pdl di un Presidente della Repubblica
moderato super partes, ed esclude la possibilità di ogni tipo di governissimo.
La
Lista Monti è per se stessa troppo ancorata alle riforme europee.
Il
PDL cerca di ottenere il più possibile dal risultato politico positivo che ha
ottenuto.
PD. Se il Pdl si accontenta solo di scegliere un Presidente della Repubblica moderato super partes, di garanzia per tutti, senza chiedere altro in cambio per dare la fiducia, la proposta del PDL è da prendere al volo. Una figura di Presidente della Repubblica con tali caratteristiche è una garanzia per tutti i partiti politici. Del resto sono proprio quelle le caratteristiche che un Presidente della Repubblica dovrebbe avere. E la splendida figura di Giorgio Napolitano, che tutti vorrebbero riconfermato, ne è stata l’espressione. Bersani, invece di dire “Sul Colle non tratto” dovrebbe dire “.Scegliamolo insieme un Presidente moderato”. L’ottusità al riguardo potrebbe essere il secondo errore di Bersani a livello di strategia politica. Riguardo al non volere formare un governassimo precostituito invece ha ragione. Non vi sono le condizioni e le intese sui punti in comune si possono trovare successivamente alla fiducia.
PDL. Il Pdl
vuole essere maggiormente ascoltato e rivendica un ruolo moderato per il
Presidente della Repubblica. Il diritto ad avere un ruolo attivo nella gestione
del governo successivamente alla fiducia lo dà al Pdl, come a M5S, il risultato
stesso delle elezioni. Tale risultato è più simile ad un proporzionale che ad
un maggioritario, e quindi tutte le forze politiche dovranno essere ascoltate
nel governare il Paese.
La Lista Monti ha nel suo interno persone dotate di equilibrio e senso
di responsabilità. Ora hanno la possibilità di dimostrarlo ulteriormente. .
M5S.
L’atteggiamento
ostruzionista del M5S ha un valore distruttivo. Stare fuori dai vecchi
partiti ha un senso, ma stare fuori dalle istituzioni non ha senso. Ed
impedire a priori la nascita di una legislatura vuole dire volere stare fuori
dalle istituzioni. Se per distruggere i vecchi politici e la vecchia politica (obiettivo
legittimo e condivisibile) Grillo arriva a distruggere anche le istituzioni e
la possibilità di una Legislatura positiva e necessaria per l’Italia (modalità
illegittima e discutibile), sbaglia, a
meno che ciò che si vuole non è il cambiamento ma il caos. M5S ha ragione
nel dire che senza il movimento la classe politica vecchia non avrebbe iniziato
a parlare di cambiamento e a modificare alcuni comportamenti consolidati. Come
ha ragione nel dire che i grillini sono il risultato contro gli ultimi 20 anni
di gestione politica. Anzi, io aggiungerei più anni fino ad arrivare a 40..Ma
ora è il momento di fare. E si può fare se esiste una Legislatura al cui
interno ci sia collaborazione. L’avere un atteggiamento troppo assolutista non
permette alla Legislatura di partire, mentre M5S dovrebbe portare avanti le
proprie iniziative e continuare a spronare i partiti nel proprio percorso di
rinnovamento. L’atteggiamento assolutista di M5S, il quale in questa
particolare situazione italiana di difficoltà e con questo risultato politico,
vorrebbe solo un Governo M5S, non è un atteggiamento democratico. E potrebbe portare M5S a perdere grande .parte
del proprio elettorato. Escludere a priori di dare la fiducia ad un Governo
politico che dimostri di avere la volontà di fare e con il quale si hanno dei
punti in comune, corrisponde a sbattere
la porta in faccia a tutta l’Italia.
Bisogna considerare anche la situazione nella quale versa oggi l’Italia . E l’Italia non si può permettere di non avere entro Pasqua un Governo che inizia a lavorare bene. Non è solo una questione di stabilità interna ed europea, ma le problematiche sociali ed economiche interne che necessitano di una immediata soluzione sono troppo importanti. Quando la classe politica non è in grado di prendersi le proprie responsabilità e di governare, in una situazione di crisi economica e disagio sociale come quella attuale italiana, si verificano le condizioni per arrivare ad una guerra civile o ad una dittatura..
Qui non si tratta di dare la fiducia incondizionata ad un Governo politico o ad un partito politico. Qui si tratta di dare a questa Legislatura la possibilità di partire. Poi sarà inevitabile governare insieme, anche perché non esiste una maggioranza schiacciante in un bipolarismo, ma tre forze politiche forti ed una un po’ più piccola. Questa Legislatura può essere veramente la possibilità per la Politica (intesa con la P maiuscola) di fare un Governo di dialogo costruttivo tra le varie parti politiche, impostato sulla maturità politica e fuori dalla prepotenza del bipolarismo. Ma senza la capacità di dialogo interno alla democrazia una politica italiana matura non è possibile.
Chi non vota la fiducia, fa un attentato all’Italia ed al popolo italiano che si è espresso nelle votazioni premiando con tali proporzioni le rispettive forze politiche.
Speriamo
che i partiti politici, tutti, ritrovino la ragione … o che la ragione ritrovi
loro!
Angela
Pensword 28/03/2013
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