martedì 11 giugno 2013

MAFIA E SOCIETÀ

Non si può sconfiggere la mafia. La mafia è una cosa intrinseca nell’uomo. Si possono solo fare due cose: le leggi con i relativi controlli sulla loro applicazione, e migliorare l’individuo.
Le leggi le vara il Parlamento. Vi sono già molte Leggi contro la mafia. Certamente si può fare ancora qualcosa in più, soprattutto da un punto di vista di procedure e trasparenza locale oltre che nazionale. Per sconfiggere od arginare la mafia, la corruzione, la criminalità organizzata, oltre alle leggi è importante il ruolo che rivestono le forze dell’ordine, ossia carabinieri, polizia, gruppi speciali, e i vari organismi specializzati nel proprio settore di controllo come la guardia di finanza, la guardia costiera. C’è chi pensa, all’interno di una ipotesi di tagli ai costi dello Stato, che gli attuali corpi delle forze dell’ordine siano troppi. Tale riflessione è errata. Forse da un punto di vista organizzativo qualche settore si potrà anche fondere insieme, ma per altri non è certo possibile. L’Italia è morfologicamente più variegata rispetto ad altre Nazioni (ovviamente in una Nazione che non ha coste non ci sarà la guardia costiera), e le varie specifiche servono per potere intervenire con la massima competenza. Le forze dell’ordine dovrebbero essere invece incentivate nel loro lavoro. Ad esse dovrebbero essere destinati maggiori investimenti. Unitamente a ciò ci vorrebbe ovviamente una ristrutturazione della macchina della giustizia, per ciò che riguarda la lentezza dei processi e delle cause (alcune si piantano nei corridoi facendo radici e foglie per morire poi di prescrizione), la non certezza della pena (che diventa automaticamente un incentivo a delinquere per la società), la mancanza di comunicazione tra alcuni settori che collaborano, una revisione del sistema detentivo.
Investire soldi nella istruzione dei cittadini (sistema scolastico) è invece una di quelle cose che può servire a migliorare la società. Ma l’istruzione andrebbe impostata in un altro modo. Sviluppare la mente del cittadino giovane, stimolarne lo spirito critico, insegnare determinati valori, porterà ad avere un cittadino adulto migliore. La collettività è formata dall’insieme delle individualità. Viene da sé pensare che migliorando l’individuo nei propri valori, nei propri comportamenti, nella propria visione della vita, si migliora anche la collettività. Ciò si può senza dubbio fare, ma non è stato ancora fatto. Il sistema scolastico al riguardo è molto indietro.
Vi sono tre cose che uno Stato non dovrebbe mai tagliare:la sanità, l’istruzione, e la sicurezza. Nelle precedenti legislature tutti e tre questi settori sono stati depotenziati. Per uno Stato tagliare tutti e tre questi settori  è un procedimento autodistruttivo. Speriamo che la Legislatura attuale (Governo Letta) ed i governi futuri attuino una visione differente della società e della sua gestione.   

Angela Pensword 10/06/2013
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