Non si può sconfiggere la
mafia. La mafia è una cosa intrinseca nell’uomo. Si possono solo fare due cose:
le leggi con i relativi controlli sulla loro applicazione, e migliorare l’individuo.
Le leggi le vara il
Parlamento. Vi sono già molte Leggi
contro la mafia. Certamente si può fare ancora qualcosa in più, soprattutto da
un punto di vista di procedure e trasparenza locale oltre che nazionale. Per
sconfiggere od arginare la mafia, la corruzione, la criminalità organizzata, oltre
alle leggi è importante il ruolo che rivestono le forze dell’ordine, ossia carabinieri, polizia, gruppi speciali, e i
vari organismi specializzati nel proprio settore di controllo come la guardia
di finanza, la guardia costiera. C’è chi pensa, all’interno di una ipotesi di
tagli ai costi dello Stato, che gli attuali corpi delle forze dell’ordine siano
troppi. Tale riflessione è errata. Forse da un punto di vista organizzativo qualche
settore si potrà anche fondere insieme, ma per altri non è certo possibile. L’Italia
è morfologicamente più variegata rispetto ad altre Nazioni (ovviamente in una
Nazione che non ha coste non ci sarà la guardia costiera), e le varie
specifiche servono per potere intervenire con la massima competenza. Le
forze dell’ordine dovrebbero essere invece incentivate nel loro lavoro. Ad esse
dovrebbero essere destinati maggiori investimenti. Unitamente a ciò ci
vorrebbe ovviamente una ristrutturazione della macchina della giustizia, per ciò che riguarda la
lentezza dei processi e delle cause (alcune si piantano nei corridoi facendo
radici e foglie per morire poi di prescrizione), la non certezza della pena
(che diventa automaticamente un incentivo a delinquere per la società), la
mancanza di comunicazione tra alcuni settori che collaborano, una revisione del
sistema detentivo.
Investire soldi nella istruzione dei cittadini (sistema
scolastico) è invece una di quelle cose che può servire a migliorare la società. Ma l’istruzione
andrebbe impostata in un altro modo. Sviluppare la mente del cittadino giovane,
stimolarne lo spirito critico, insegnare determinati valori, porterà ad avere
un cittadino adulto migliore. La collettività è formata dall’insieme delle
individualità. Viene da sé pensare che migliorando l’individuo nei propri
valori, nei propri comportamenti, nella propria visione della vita, si migliora
anche la collettività. Ciò si può senza dubbio fare, ma non è stato ancora
fatto. Il sistema scolastico al riguardo è molto indietro.
Vi sono tre cose che uno Stato
non dovrebbe mai tagliare:la sanità, l’istruzione, e la sicurezza. Nelle
precedenti legislature tutti e tre questi settori sono stati depotenziati. Per uno
Stato tagliare tutti e tre questi settori è un procedimento autodistruttivo. Speriamo
che la Legislatura attuale (Governo Letta) ed i governi futuri attuino una
visione differente della società e della sua gestione.
Angela Pensword 10/06/2013
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