Sempre
più frequentemente stiamo assistendo a fenomeni meteorologici anomali ed
estremi. Tra di essi si sono presentati nel nostro territorio
italiano, in modo anomalo per frequenza ed intensità, i tornado. Ma non è solo
il verificarsi di tali eventi l’anomalia. È il clima del mondo che sta cambiando.
Senza andare troppo indietro
nel tempo, guardiamo quello che è capitato nelle settimane di questa fine
primavera ed estate 2013. A fine maggio nel centro e nel nord Italia torna il freddo
tipico di marzo, con piogge, grandinate, venti forti, e con la neve in alcune
località montane che si sono ritrovate tetti e paesaggi nuovamente imbiancati dalla
candida coltre. I primi di giugno l’Europa centrale è stata messa sottacqua da intense
ed incessanti piogge che si sono protratte per alcuni giorni. Il maltempo
ha colpito Rep. Ceca, Austria, Svizzera, Germania, e Ungheria, portando i
principali fiumi e corsi d’acqua a rischio di esondazione. Praga è stata
allagata. Bratislava è stata inondata in alcune sue parti dal Danubio. La
stessa sorte è toccata anche ad altre città europee. Il 02/06/2013 una fortissima
grandinata ha colpito Città del Capo in Sudafrica regalandoci immagini
spettacolari, (ma almeno in quella parte di mondo stava iniziando l’inverno).
Da noi invece doveva iniziare l’estate, ma la forte grandinata che colpisce Campobasso
il 06/06/2013 ci fa pensare il contrario, mostrandoci immagini altrettanto
impensabili soprattutto per la quantità di grandine caduta. Episodi simili si
verificano anche in altre parti di Italia e del mondo, e continuano a ripetersi.
Bisogna ricordare anche le violente grandinate hanno colpito la Cina nei mesi
di marzo ed aprile, insieme al maltempo. In Italia nel frattempo l’estate
stenta a partire. Sempre ad inizio giugno si verifica una anomala nevicata
nella Siberia meridionale, e si registra un insolito caldo in Lapponia. Situazioni
di caldo eccezionale si verificano successivamente anche in altre parti del
mondo. Dal 28 giugno una eccezionale ondata di caldo colpisce per alcuni giorni
gli Stati sud occidentali degli USA, facendo registrare nella Death Valley la
temperatura di 54°. Nei primi giorni di luglio una forte ondata di caldo
colpisce il Medio oriente, più precisamente l’Iran meridionale, dove si
registrano temperature superiori ai 50° all’ombra (ma per questa parte di Medio
oriente, in questo periodo dell’anno non è una cosa inusuale). Contemporaneamente
una ondata di caldo eccezionale colpisce la Spagna. La temperatura raggiunge la
gradazione maggiore nei giorni del 6-7-8 luglio 2013, giorni nei quali vengono
superati alcuni record storici regionali. Anche il Giappone viene interessato
nella prima settimana di luglio da un fortissimo caldo. In Italia, dopo un po’
di stento, è oramai arrivata l’estate. Attualmente, in alcune parti d’Italia, stiamo
vivendo l’anomalia di un clima quasi equatoriale, con mattinate soleggiate e
calde, e maltempo e temporali nella seconda parte del pomeriggio, con l’aggiunta
di allagamenti, fulmini e trombe d’aria.
Contrapposizione
accentuata dei due opposti climatici caldo freddo.
Da un po’ di tempo il clima
mondiale ci mostra fenomeni nei quali in un territorio più o meno vasto si
verifica la contrapposizione accentuata dei due opposti climatici caldo freddo.
Né è un esempio la anomala nevicata nella Siberia meridionale che ad inizio giugno
avrebbe dovuto avere un clima mite, ed il caldo anomalo della Lapponia nello
stesso periodo. Anche in Italia si sono verificate situazioni di eccessivo
contrasto termico. Ultimamente la nostra penisola è stata spesso divisa in due,
con caldo estivo al sud e freddo invernale al nord, con una differenza di
temperatura tra le due situazioni superiore alla norma. Forse se l’Italia si
sviluppasse in senso orizzontale rispetto all’equatore queste differenze
climatiche non si manifesterebbero in modo così acceso. È comunque
sintomatico che nei rispettivi territori ci siano delle anomalie climatiche che
accentuano reciprocamente il loro contrasto.
Bombe
d’acqua e bombe di grandine
Da qualche anno è cambiato il
modo di piovere. Assistiamo nel nostro territorio a fenomeni di pioggia
sempre più violenti in quanto più concentrati nel tempo e nello spazio.
Sono le così dette bombe d’acqua.
Ora è cambiato anche il modo di grandinare. Le potremmo definire bombe di grandine. Grandinate
violente che si abbattono con intensità in una zona anche con chicchi molto
grandi. Queste grandinate si sono intensificate come frequenza nell’ultimo
periodo, sia in Italia e sia nel resto del mondo. Gli esempi al riguardo sono
numerosi.
I
fulmini
Non è cambiato solo il modo di
piovere e di grandinare, ma è cambiato anche il modo attraverso il quale la
natura si esprime nei fulmini. Anche i fulmini sono in aumento. Già da qualche
anno assistiamo a fenomeni più vistosi e particolari di fulmini. Questo non
vuole dire che è cambiato il principio in base al quale si formano i fulmini.
Vuole dire semplicemente che c’è più elettricità nell’aria (opinione
personale). Ma perché c’è una maggiore carica elettrica nell’aria? Da dove
proviene questa energia? Può dipendere solo dall’aumento della temperatura
terrestre che condiziona il verificarsi delle cellule temporalesche o ci sono
anche altri fattori? Dal centro della Terra? Da poco sotto la crosta terrestre
e dai movimenti dei continenti? O i fulmini sono solo l’espressione solo dalla
diversa qualità delle masse d’aria che si scontrano? Personalmente penso che la
Terra sia tutta unita, dalla stratosfera al proprio nucleo. Come penso che il
riscaldamento terrestre non derivi solo dal buco dell’ozono e da danni umani,
ma anche da fenomeni che avvengono sotto la crosta terrestre.
Tornado
in Italia
L’Italia non è immune
dall’essere colpita da un tornado, solo che la frequenza di questo evento è
molto diradata negli anni. Contrariamente a tale consuetudine nei mesi scorsi l’Italia
è stata colpita da diversi tornado. Il 12/06/2012 a Venezia (F2), Il 28/11/2012
a Taranto (F3), il 03/05/2013 in Emilia dove si sono formati tre tornado
contemporanei di livello F3, il 29/05/2013 nella Brianza. L’Italia è soggetta
alle trombe d’aria più blande di categoria F0 ed F1, e data la grande presenza
di mare che circonda la nostra penisola generalmente si tratta di trombe d’aria
marine. Nello stesso modo in cui sono aumentati i i tornado, nella nostra
penisola è aumentata la frequenza di trombe d’aria e fenomeni simili. Negli
ultimi mesi si sono verificate diverse trombe d’aria, l’ultima il 07/07/2013 a Salerno. I tornado si formano
quando una massa di aria fredda e secca si scontra con una massa di aria calda
ed umida, all’interno di strutture temporalesche particolari, al verificarsi
contemporaneo di altri fattori come di corrente d’aria, di temperatura, ed allo
svilupparsi di energia, che creano l’innesco del vortice. Sarebbe stato anomalo
anche essere graffiati sul suolo italiano da un solo tornado nell’arco di un
anno. Ma 5 Tornado in pochi mesi non sono più un evento isolato, ma una
continuità. Cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro? Questa insolita
condizione meteo si potrà considerare una parentesi, magari di due o tre anni,
o sarà una condizione oramai perpetua? Dato che i Tornado hanno facilità
a formarsi nei mesi caldi, cosa dobbiamo aspettarci per questa estate ed inizio
autunno in Italia dopo le avvisaglie di questi mesi? A queste domande
possono rispondere solo i metereologi e gli scienziati.
Per
approfondimento segnalo l’articolo di Edoardo Ferrara I grandi tornado in Italia e l'articolo di Mauro Giovannoni La scala Fujita dei Tornado
Bisogna ricordare il tornado
che il 20/05/2013 ha colpito la città americana di Moore in Oklahoma. Oltre 30
tornado si sono formati contemporaneamente devastando tutto ciò che
incontravano al loro passaggio. Altri tornado in Oklahoma si sono formati nei
primi giorni di giugno. Ma l’America è in alcune sue parti particolarmente
predisposta alla formazioni di tornado e trombe d’aria. Basta pensare alla Tornado
Alley (area dei tornado) negli Stati Uniti. In tale area sussistono le
condizioni di spazio, di morfologia del territorio, e di presenza di masse di
aria calda ed umida provenienti dall’oceano, che facilitano il formarsi di
uragani e di tornado. Vi sono Stati come il Texas e l’Oklahoma, che convivono periodicamente
con tali eventi.
Gli
uragani
Gli uragani sono cicloni
tropicali migranti che si formano sopra le acque calde degli oceani lungo le latitudini
vicine all’equatore. Per formarsi e per evolversi, attraverso la forza di
Coriolis (moto rotatorio), si devono mantenere ad una certa distanza dalla
linea dell’equatore, in quanto su di essa non è possibile utilizzare tale forza
rotatoria. I Paesi maggiormente colpiti sono i Paesi che si affacciano sul
Golfo del Messico, i Paesi del sud est asiatico, e l’Australia settentrionale. I
cicloni che si formano nell’Oceano Atlantico vengono chiamati “uragani”, quelli
che si formano nell’Oceano Indiano “cicloni”, e quelli che si formano
nell’Oceano Pacifico “tifoni”. Gli uragani si formano prevalentemente nel Mar
dei Caraibi e nel Golfo del Messico. In genere sono tempeste tropicali che man
mano che si avvicinano alla costa aumentano di intensità fino a diventare
uragani. La temperatura superficiale dell’acqua deve essere superiore ai 26°. Per
questo vi è una relazione tra la corrente del golfo e gli uragani, che
generalmente trovano agevole scorrere sopra il ramo principale di questa fino
anche al New England. Mentre nell’Atlantico meridionale, a causa della
superficie fresca dell’acqua, non si ha lo svilupparsi di tale fenomeno
meteorologico. Gli uragani si suddividono in base all’intensità in 5 categorie.
Dal 1995 è sensibilmente aumentato il numero degli uragani, questo è dovuto
all’aumento della temperatura della superficie oceanica. La previsione è che
prossimamente aumenteranno gli uragani di categoria più violenta e diminuiranno
quelli di minore intensità.
Il
clima italiano e mondiale è cambiato per sempre?
La Terra ha sempre avuto
periodi di mutamento climatico. Al riguardo basta pensare alle ere glaciali.
Quindi il clima sulla terra è sempre in mutamento. Ma i tempi di tale
mutamento, ragionando in tempi cosmici o semplicemente in quelli più ridotti
del nostro pianeta, sono per noi umani dei tempi lunghissimi. Comunque, il
clima mondiale sta già cambiando da diversi anni. Tale fenomeno viene
imputato fondamentalmente alla eccessiva immissione in atmosfera da parte
dell’uomo di agenti inquinanti, ed al buco dell’ozono. Infatti, anche se vi
fossero delle cause naturali e fisiologiche dell’evolversi della Terra che da
sole stiano contribuendo ad un mutamento climatico, non si potrebbe certo dire
che l’inquinamento atmosferico non ha conseguenze nefaste sul clima mondiale e
sulla salute delle persone, e che il buco dell’ozono sia un abbellimento
del quale l’uomo ha voluto ornare la Terra. Vi sono anche teorie che ipotizzano
una ulteriore influenza dell’uomo sul verificarsi di determinati eventi
climatici e sismici attraverso l’utilizzo di strumentazione militare conosciuta
a pochi (ma si tratta solo di teorie).
La
corrente del golfo
La corrente del golfo nasce
nel golfo del Messico ed è di vitale importanza per l’equilibrio del clima
mondiale. Essa è una corrente oceanica calda che trasporta il calore dal Mar
dei Caraibi all’artico. La corrente del golfo si distingue in due rami. Il
principale scorre al largo delle coste della Florida sviluppandosi in modo
definitivo poco dopo Miami. Il secondo ramo arriva invece fino alle coste
settentrionali delle isole britanniche, contribuendo a mitigare il clima del
nord Europa. La corrente del golfo è quindi il principale regolatore del clima mite dei Paesi del nord Europa che
si affacciano sull’atlantico. La corrente del golfo subisce un raffreddamento
dalle parti del circolo polare artico quando incontra le acque più fredde e
meno salate della corrente del Labrador, vicino alla Groenlandia. A quel punto,
per il fatto che l’acqua fredda ha un peso specifico maggiore di quella calda, l’acqua
fredda si inabissa, proseguendo il suo tragitto nella parte bassa dell’oceano. Il
meccanismo attraverso il quale si muove la corrente del golfo è definito meccanismo
termoalino. L’immissione di notevoli masse d’acqua dolce a seguito dello
scioglimento dei ghiacciai potrebbe modificare l’equilibrio di tale meccanismo.
In realtà pare che da anni la corrente del golfo stia avendo un rallentamento. Questo
potrebbe portare (come si sta verificando) all’acutizzarsi di determinati
fenomeni meteorologici. In ogni caso il riscaldamento globale terrestre
sta provocando lo scioglimento dei ghiacciai e del ghiaccio presente ai poli.
Se a causa del riscaldamento globale i ghiacciai continuano a sciogliersi (come
stanno facendo) l’immissione negli oceani di una grande quantità di acqua dolce
potrebbe interrompere l’equilibrio della corrente del golfo, causando
conseguenze di squilibrio sul clima. Si potrebbe arrivare in breve tempo ad
una nuova era glaciale. Ma vi sono ancora idee contrastanti al riguardo.
Ma siamo sicuri che sono solo
i raggi del sole a riscaldare la massa d’acqua presente nel golfo del Messico?
(Potrebbe contribuire anche la presenza della dorsale medio atlantica infatti).
Per approfondimento http://www.meteowebcam.it/corrente-del-golfo.html
La circolazione termoalina o nastro trasportatore (conveyor belt)
La circolazione termoalina o nastro trasportatore (conveyor belt)
Mentre l’esistenza della
corrente del golfo è una certezza, nel 2010 l’esistenza del grande nastro
trasportatore oceanico che metteva in comunicazione entrambi gli oceani scorrendo
nelle acque di entrambi è stata accantonata. Si è visto che tale argomento è
molto più complesso. Determinati esperimenti scientifici attuati con mezzi
tecnici innovativi hanno escluso la presenza di una corrente di quella portata,
ed hanno ridimensionato la portata della corrente di acqua fredda che scorre
sotto la corrente del golfo.
La
dorsale medio atlantica
Indipendentemente dalla
presenza della circolazione termoalina, ed indipendentemente dal fatto che siano
solo i raggi del sole a scaldare la massa di acqua oceanica che costituisce la
Corrente del Golfo, sul fondale dell’Oceano Atlantico “bolle” qualche cosa, la dorsale medio atlantica. La dorsale
medio atlantica fa parte della catena montuosa vulcanica oceanica che si svolge
lungo tutto l’Oceano Atlantico, da una latitudine poco al disotto del polo
nord, ad una latitudine poco al di sotto del sud africa. L’Islanda è una parte emersa di tale catena
vulcanica oceanica. La Terra è una entità viva, e per questo in continuo mutamento
e movimento. Le sue terre, i suoi continenti, le sue faglie, si scontrano,
procurando periodicamente terremoti. Terremoti di maggiore e minore intensità
avvengono tutti i giorni sulla Terra.
Corrispondenza
tra Tornado e Terremoti.
La corrispondenza tra tornado
è terremoti non è una corrispondenza diretta e provata. Comunque, a rigore di
logica, o semplicemente per istinto, la Terra è un unico globo legato in
relazione sia al suo esterno e sia al suo interno. Come possiamo sapere od
escludere che movimenti anomali di magma non creino delle corrispondenze in
atmosfera, a livello di campo magnetico e di sbalzo di temperatura? Vi sono
cose completamente escluse tra di loro, come uno starnuto con un callo, ma vi
possono essere altri sintomi legati, come una colica epatica ed un violento mal
di pancia. Una corrispondenza quindi tra terremoti e tornado è solo ipotetica
(su larga scala è una corrispondenza che condivido). Ma proprio perché è una
corrispondenza ipotetica che la si può ipotizzare.
Conclusione: Ci
sono mutamenti climatici che rientrano nel fisiologico divenire del nostro
pianeta, come invecchiare rientra nel fisiologico modificarsi del corpo umano, e
vi sono mutamenti climatici che derivano invece dalla azione umana. È proprio
su ciò che dipende dall’essere umano che ci dobbiamo concentrare perché, mentre
alla natura non la possiamo e né la dobbiamo comandare, al nostro comportamento
possiamo invece porci rimedio … forse.
Angela Pensword 12/07/2013
Argomenti trattati:
Cambiamento climatico
Bombe d’acqua
Bombe di grandine
Fulmini
Tornado
Trombe d’aria
Buco di ozono
Il trattato di Kyoto
Dorsale medio atlantica
Corrente del golfo
Nastro
trasportatore
Terremoti
Brava Angela, ma c'è una cosa che mi fa sorridere ogni volta: quando si verificano ondate di caldo anomalo, tutti a vaticinare la desertificazione del pianeta; viceversa, quando le temperature scendono, a volte, sotto livelli poco comuni, ecco che si profetizza il ritorno di un'era glaciale. Non basterebbe semplicemente constatare che alcuni fenomeni, pur di elevata intensità, possono comunque manifestarsi al di là di qualsiasi teoria?
RispondiEliminaIo penso che nell'intensificazione delle manifestazioni meteorologiche centri in parte anche l'uomo che con le sue attività volte a potargli guadagno immediato non pensa alle ripercussioni ecologiche nel medio/lungo periodo. Quindi rassegnamoci ad assistere a fenomeni sempre più marcati e catastrofi naturali. Saluti cordiali. Grazia
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