venerdì 5 luglio 2013

RENZI: IL PUROSANGUE CHE VOGLIONO TENERE A BADA PER LE BRIGLIE

Le coliche interne del PD evidenziano una lotta intestina tra una parte più innovatrice ed aperta, elastica mentalmente, favorevole al purosangue Matteo Renzi, ed un’altra parte più conservatrice che ha paura di perdere poltrone e potere. Ma se si vuole rimanere ancorati al passato la barca non si muove, e rimane al molo (se non addirittura in secca). Il moderno non dovrebbe spaventare, soprattutto quando è un moderno che ha dei valori in comune. Renzi dovrebbe essere visto come una risorsa e non come un problema. Ed invece è sempre la solita storia. Si vuole utilizzare la potenzialità di un cavallo vincente portandolo al traguardo senza dargli poi la coppa. Intanto se i cavalli si frenano per le briglie non corrono bene. Ho più l’impressione che qualcuno del PD voglia comportarsi da fantino.
Renzi ha una mente che non si lascia condizionare (e quindi manovrare) e ciò spaventa un partito che invece è abituato ad una dottrina piramidale. Il fatto che a capo della piramide possa esserci Renzi con la sua ventata di giovinezza e di idee spaventa quella parte che è abituata ad avere tutto sotto controllo. Il nuovo spaventa sempre.
Non sostenere Renzi nelle precedenti primarie è stato il peggiore errore strategico del PD. Una cosa è certa: se le precedenti primarie PD fossero state aperte le avrebbe vinte Renzi. Molte persone esterne al PD lo avrebbero votato proprio perché sarebbe stato poi automaticamente candidato Premier. Ed un’altra cosa è ancora più certa: se Renzi fosse stato segretario del PD e candidato Premier il PD non si sarebbe trovato nelle condizioni nelle quali si è trovato alle ultime elezioni politiche. Già, proprio perché la figura di Renzi avrebbe risucchiato dei voti al centro destra ed altri a M5S. Ma pare che i capi treni del PD se lo siano già scordato. Continuano a volere essere loro a volere decidere chi deve partire e chi deve fermarsi in stazione. Ma quali interessi hanno da tutelare? I loro o quelli del partito? (e poi incolpano gli altri di andare contro il PD!) O vogliono proteggere una vecchia mentalità ed un vecchio modo di gestire la politica e la società? Se le correnti interne al PD sfavorevoli a Renzi continuano a mettergli ostacoli nel percorso è probabile che si paventi una scissione (ipotesi). Ma una scissione tra Renzi ed il PD non porterebbe giovamento a nessuno dei due dato che da un 100% si formerebbero due entità che valgono la metà.
Le regole delle prossime primarie non sono ancora fissate. Renzi vorrebbe delle primarie aperte agli iscritti ed ai cittadini, il vincitore delle quali dovrebbe anche essere candidato Premier. In effetti c’è una logica politica in questo, e nella precedenti primarie, anche se si poteva capire il fatto che fossero chiuse trattandosi di primarie di partito, il vincitore è stato poi il candidato Premier. Ma in contrasto a questo recente passato, oltre alla incognita sul fatto che le prossime siano primarie aperte o chiuse, adesso vi è un’altra incognita. Nel PD si ipotizza la separazione dei ruoli tra la figura di segretario e l’eventuale figura di Premier. Perché tale riforma di ruoli non si è proposta in passato? E chi ci guadagnerebbe nel PD? Evidentemente nel passato andava bene così. Il fatto di volere separare la figura del segretario del partito da quella di Premier è in questo momento (a mio avviso) una impostazione parassitaria. Sinceramente non mi sembra una modifica di partito così importante da dovere essere attuata ora. E non se ne capiscono bene le motivazioni. Certo sembra una strategia per evitare di dare a Renzi (ed a chiunque vinca le primarie PD) la possibilità di ricoprire il ruolo unificato. Forse avere Renzi Premier  ed un segretario diverso permetterebbe a chi ha l’abitudine di controllare di continuare ad avere il partito sotto controllo. Oppure dare la Segreteria al vincitore delle primarie e la possibilità di essere Premier ad un altro esponente politico. In ogni caso le regole, se sono regole obiettive, non dovrebbero essere fatte in funzione di quello che fa o non fa Renzi, ma impostate nella strategia migliore per il partito e per l’Italia, e su basi di correttezza. Nel frattempo Renzi sta in disparte ed evita di fare il piccione. Quindi, nel caso fosse una manovra interna al PD per portare il cavallo all’arrivo senza dargli poi la coppa, è una manovra che non sta riuscendo. Tutti fantini ai quali rimane il cavallo sul groppone (Forse è la volta buona che le parti si invertono!) Ma c’è anche una terza soluzione per chi continua a vedere Renzi come un intruso nel PD,  cambiare nave.  
Ci sono persone abituate a pianificare le situazioni ed a pretendere che le cose vadano come programmate. Mentalmente sono abituate a manovrare le persone come pedine, e per questo temono la perdita del controllo di una situazione e non sanno e non vogliono gestire chi non si fa manovrare. Generalmente sono lente nell’affrontare gli imprevisti. Ce ne sono altre invece dotate di una mentalità più trasparente e pragmatica sulla realtà, capaci di reagire velocemente agli imprevisti, ed al modificarsi delle situazioni, e trovandosi spesso, grazie al loro intuito, anche in anticipo. Questo è il salto generazionale unitamente al sangue puro. A chi pensa che l’immobilismo del PD rappresenta la storia e la certezza del PD stesso bisognerebbe ricordare che ciò che si abbina al termine vita non è stasi ma movimento.  (Strano che i progressisti siano diventati conservatori contro i rottamatori!).
I mal di pancia non mancano nemmeno all’interno degli altri partiti, in primis nel PDL. Forse è proprio chi sarà in grado di prendersi un digestivo che riuscirà a vincere le prossime elezioni.  

Angela Pensword 05/07/2013 

1 commento:

  1. sono il meno indicato a dar consigli al PD,io sono idealmente comunista, ma se vuole vincere le prossime elezioni contr il pdl o forza italia, a Renzi si deve rivolgere, perchè gli italiani sono fondamentalmente democraticocristiani, praticamente di destra. Un saluto Alessandro

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