Se l’accordo trovato tra
Russia e USA prosegue, e se gli impulsi bellici degli USA e di chi vuole
questa guerra si calmano, da novembre gli inviati
ONU saranno in Siria per verificare il giusto andamento della distruzione
delle armi chimiche. Questa è una garanzia per l’ONU, per il mondo, ed anche
per la Siria, che le armi vengano distrutte e che la Siria rispetti i patti. Chi
ha però interesse che la guerra scoppi troverà qualche escamotage per ridestare
nell’occidente la volontà del conflitto. Purtroppo quindi è molto probabile
che le forze occidentali che per fini di pace andranno in Siria saranno
soggette ad un attacco terroristico. Questo proprio per destabilizzare una
situazione di equilibrio instabile. E quella sarà una trappola nella quale
l’Occidente e l’ONU non dovranno cadere.
Angela Pensword 20/09/2013
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