Giovedì 08/04/2014 in serata è
stato approvato dal Consiglio dei ministri il DOCUMENTO DI ECONOMIA E DI
FINANZA (DEF). Tale documento è in realtà un programma, una tabella di marcia
sulla quale il governo intende procedere nei prossimi mesi. Finalmente ci
saranno dei tagli verso delle caste e delle lobby che sono sempre riuscite a
scansarsi dalla richiesta di contribuire con dei propri sacrifici alla attuale
crisi economica. Ma come ha detto Renzi non si tratta solo di economia, ma di “giustizia
sociale”. Quindi ecco l’adeguamento degli
stipendi dei manager pubblici (solo nelle società non quotate in borsa) con il
tetto massimo dello stipendio pari a quello del Capo dello Stato. E finalmente la
scure della crisi economica toccherà anche le banche, le quali, difatti, già
sono sul piede di guerra (e spero che inciampino). Oltre a ciò, sono previsti tagli sulla sanità. Al riguardo la
faccenda è ancora un po’ nebulosa, ma se tali tagli vanno a colpire gli sprechi
senza intaccare i servizi, allora è anche qua un ulteriore passo in avanti
verso il risanamento del quale l’Italia ha bisogno, e che Renzi sta apportando.
Ora toccherà al Parlamento approvare man mano i punti contenuti nel Def e varare
le relative leggi e modifiche ad un sistema fin troppo clientelare fino ad
oggi. Il Def è un documento molto ricco di contenuto in un campo di azione vasto,
dal lavoro alle Riforme. Uno sguardo più
approfondito sul Def lo si può dare collegandosi al seguente link del Ministero dell'Economia e delle Finanze: http://www.tesoro.it/doc-finanza-pubblica/def/2014/index.html .
Angela Pensword 10/04/2014
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