Il 2014 si è chiuso con una netta
ripresa dell’economia americana. E nello stesso modo è iniziato il 2015.
Quindi pare che questo trend sia consolidato. Bisogna riflettere su di un
aspetto importante: come la crisi economica americana ha fatto da volano
negativo all’economia europea, allo stesso modo la ripresa dell’economia
americana può fare da volano positivo per una ripresa economica europea. In
più, la congiuntura tra un prezzo del petrolio basso, e il Quantitative
Easing varato dalla Bce che porterà nelle casse degli Stati europei
svariati milioni di euro, è una occasione unica da utilizzare per rilanciare
l’economia. Difatti questi sono i presupposti per una ripresa economica
europea, ed italiana. Ma oltre a ciò, perché un’economia possa basarsi su
fattori duraturi, devono essere attuati una serie di interventi volti a rafforzare
l’economia dall’interno. È come se ci fosse data una dose massiccia di
vitamine e di antinfiammatori, ma se il malato non cambia stile di vita, e non
si sottopone ad un intervento chirurgico dove è necessario, il problema poi si
ripropone. Già, perché il prezzo del petrolio potrà risalire (e risalirà), ed i
soldi arrivati, una volta finiti, ed anche se non utilizzati bene, saranno
finiti (mentre i problemi continueranno ad esserci). Primo fra tutti bisogna
agire realmente contro la corruzione. Essa è forse la principale piaga
della società italiana, e purtroppo ne è anche una espressione. Adesso, a
seguito del Quantitative Easing ed in unione con lo Sbloca Italia, arriveranno
svariati soldi, nelle amministrazioni comunali, e nella società, per la
realizzazione di determinate opere. Se non si vara subito un effettivo piano
contro la corruzione si corre il rischio di ricadere nelle stesse dinamiche del
passato, dove i soldi prima di finire all’economia reale ed alla società
vengono assorbiti dalle tasche di i prenditori senza scrupoli, mafia, e
politici corrotti. Tra gli altri fattori che possono migliorare l’economia
interna per un’economia interna italiana più sana ci sta l’abbattimento dei
costi della politica , un riequilibrio dei costi di produzione, meno
burocrazia, meno tasse, più servizi, una giustizia più operativa e più veloce. Tali
interventi riguardano più ambiti: politico, economico, e sociale. L’attuale
Governo Renzi si già mosso in pochi mesi in ognuno di questi ambiti, a
differenza dei governi precedenti che hanno contribuito ad impantanarli, ma,
evidentemente, bisogna fare ancora di più per centrare meglio gli obiettivi.
Angela Pensword 22/01/2015
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