giovedì 12 gennaio 2012

L’Italia e le sue doti

L’Italia ha la fortuna di avere molte doti.
Ha molto mare in cui pescare, l‘arte ammirata da tutto il mondo, ha una storia importante alle spalle, e la diversità del il suo territorio tra montagna alpi mare campagna pianura laghi boschi ed altro costituisce una ulteriore ricchezza essendo, insieme alle città d’arte, un richiamo per il turismo.
La nostra terra ha generato da sempre i più grandi artisti, i più grandi scienziati e le più grandi menti. Come esempio basta citare Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Caravaggio, Guglielmo Marconi, Cristoforo Colombo. E ce ne sono molti altri, sia di conosciuti che di sconosciuti.
Riguardo la storia importante basta pensare all’antica Roma ed a tutto l’impero che essa ha costituito. Se si pensa anche alla fine di esso si può capire come ogni cosa, anche la più grande, se gestita male, e quando non vengono analizzate le cause di una disfunzione per arrivare alla soluzione dei problemi, arriva al tracollo. Del resto, per curare l’effetto bisogna ricercarne la causa.
L’Italia è come una bella donna, come una top model dotata anche di cervello e cultura, che invece di sfilare ed essere ammirata, se ne sta accasciata anonimamente su di una sedia, vestita male, pettinata male, e talvolta anche sporca, comportandosi come una persona comune mentre si è dimenticata delle sue grandi doti e qualità. In pratica le nasconde. E così il tempo passa e lei invecchia. Peccato!. Non dico che stiamo messi molto male o che abbiamo sbagliato tutto. Dico che potremmo stare molto meglio. E l’unico modo è proprio quello di valorizzare le nostre doti come l’agricoltura, le potenzialità umane ed energetiche, l’arte e le risorse naturali, di risolvere problemi interni come la scorrettezza e la corruzione, la crisi interna economica, la criminalità, la giustizia, di migliorare settori come la ricerca, l’istruzione e la sanità, e di migliorare la mentalità in generale. Ci vorrebbe semplicemente più correttezza nei posti di potere, più buon senso e lungimiranza.

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