martedì 6 marzo 2012

SETTORE ENERGETICO

Il più grave errore che ha fatto l’Italia negli ultimi 40 anni come “strategia politica ed economica a lunga scadenza", è stato quello di non sviluppare realmente e come ricerca le energie alternative ecosotenibili, come l’energia solare, eolica, e di rimanere ancorati all’utilizzo del petrolio e del gas naturale. Non parlo dello sviluppo del nucleare, al quale sono (personalmente) contraria, e contro il quale si è espresso in passato il relativo referendum.
Non so se è in previsione ciò, ma ritengo estremamente necessaria nell’immediato futuro una nuova impostazione e strategia energetica. Bisogna infatti analizzare le cause per le quali alle aziende costa molto produrre in Italia, e che spinge le industrie straniere a non investire in Italia e quelle italiane ad andare via dal proprio Paese. I fattori sono diversi, ma tra questi c’è il costo energetico. Inoltre questo costo alto grava anche sulla popolazione, sia direttamente tramite le utenze ed i carburanti, sia indirettamente tramite il rincaro sui prodotti finiti. Abbassare i costi energetici e di trasporto porterebbe ad un beneficio diffuso e corrisponderebbe ad un vento benefico che ci aiuterebbe ad andare via dalla stagnazione, ed una volta usciti dalla bufera ci farebbe comunque navigare meglio.
L’Italia si è comodamente poggiata sulla compravendita del petrolio e del gas naturale, in una economia miope e strategicamente ed economicamente distruttiva, e socialmente dannosa a lunga scadenza. Una salute forte e più autosufficiente dal punto di vista energetico avrebbe permesso all’Italia di affrontare la crisi con una forza nettamente superiore. Quindi il Governo Monti ora ed il futuro Governo politico successivo dovrebbero sfruttare i venti di riforma e portare l’Italia nella direzione della vera ricerca energetica, e pretendere che le energie alternative ecosostenibili vengano seriamente impiantate sul territorio ed in modo trasparente, anche se ciò modifica degli accordi economici e politici di interesse già stabiliti e collaudati, ed anche se ciò potrebbe non piacere a chi ha il monopolio dell’energia e non ha avuto né la voglia né la capacità né l’energia e né la convenienza (immediata) a svilupparle seriamente le energie alternative.
06/03/2012     Copyright © AngelaPensword


Nessun commento:

Posta un commento