Un altro imprenditore oggi ha tentato di uccidersi, fortunatamente senza riuscirci, anche se ancora in prognosi riservata, in quanto soccorso subito. Si è dato fuoco dentro la propria macchina davanti ad un ufficio delle tasse. Strangolato dai debiti e probabilmente dalle tasse, e sicuramente in preda a disperazione e a depressione, ha scelto questa estrema soluzione, anche se questa scelta non è mai né la scelta e né la soluzione giusta. Non vi è prezzo per la vita, la quale merita rispetto. Come merita rispetto il dolore dell’imprenditore e della sua famiglia. Sperando che i fattori contingenti della società che hanno condizionato l’ennesimo imprenditore a compiere questo gesto sbagliato, come i periodi di crisi, la scorrettezza, lo strozzinaggio, che non dipendono dagli imprenditori stessi, in futuro non ci siano più.
28/03/2012
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