sabato 14 aprile 2012

L’AUMENTO DELLO SPREAD, LA CRISI, LA GLOBALIZZAZIONE

Quando fu scoperta l’America molti indigeni morirono di poliomelite, vaiolo, semplice raffreddore, ed altro. Non erano abituati ai nostri virus. Con questo voglio dire che quando due mondi molto distanti vengono repentinamente in contatto e si fondono è inevitabile il caos. Lo scontro di culture, i vari disequilibri che devono trovare la loro comune linea di equilibrio, interessi in contrasto, prevalenza di uno sull’altro. Questo è ciò che sta capitando anche con la globalizzazione. La globalizzazione è un fatto fisiologico ed inevitabile della nostra epoca. La comunicazione immediata di ciò che avviene dall’altra parte del mondo, la possibilità di spostare aziende ed industrie da uno Stato ad un altro, la possibilità di spostare noi stessi, ad una velocità fino a cento anni fa impensabile. Tutto questo mescola idee ed economie. E questo non è detto che sia un male. La globalizzazione ha sia dei lati positivi e sia dei lati negativi, ma tanto non ci si può fare niente, e forse non sarebbe nemmeno giusto impedirla. Bisognerebbe usare la testa anche in questa situazione. La globalizzazione è un altro dei famosi STEP che l’uomo deve affrontare nel corso della sua storia. E’ un’altra di quelle cose che non si possono evitare ma che si possono e si devono solo gestire bene. Ora, il fatto che lo spread stia risalendo e che sia salito in precedenza, deriva non solo, e preciso non solo, da ciò che stiamo facendo o non facendo o da ciò che abbiamo fatto o non fatto negli anni passati attraverso una politica ed una economia miope e vorace, ma deriva anche dalla globalizzazione, quindi dal contagio dei mercati esteri, dal nostro andare via dal nostro territorio, dalla concorrenza contro la quale non possiamo competere e non perché siamo sbagliati noi come tutele del lavoro ma perché le condizioni di lavoro e di costo sono diverse in altri Paesi. Al riguardo noi dovremmo solo ottimizzare di più senza danneggiare il grado di civiltà raggiunto. Le origini della crisi europea e dell’aumento dello spread sono complesse e varie, e dipendono sia da cause interne e sia da cause esterne.  
14/04/2012 Angela Pensword  

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