sabato 13 ottobre 2012

RENZI: il brutto anatroccolo che diventerà il cigno

Matteo Renzi è in viaggio per l’Italia per il suo tour di candidatura alle primarie del PD. Ha scelto un approccio diretto con la popolazione. La sua candidatura desta preoccupazione ad una parte del PD e non mancano gli attacchi diretti e subdoli nei suoi confronti.
È un qualcosa che fa veramente rabbia. E stupisce che a farlo siano fondamentalmente parti dello stesso settore di appartenenza. Alcune di queste parti sono addirittura arrivate ad accostare Matteo Renzi alla vecchia Forza Italia od al centrodestra. A parte che in un ambito di moderati non vi è molta differenza tra un centrodestra ed un centro sinistra, o comunque ci sono dei punti di contatto. D’Alema ha addirittura affermato che se vince Renzi finisce la sinistra, affermazione un po’ esagerata. Per non parlare delle vignette che vanno in giro e della volontà di metterlo in difficoltà, cosa che tra l’altro ha ottenuto l’effetto opposto. Già, perché Renzi è dinamico e pragmatico, è supportato da un buono staff, e per di più mangia panini e non ostriche.
Insomma è iniziata un’opera intimidatoria e stressante di attacco nei confronti di Renzi. Egli, forse perché giustamente stanco, corre il rischio di cadere nella trappola, oppure di fare da solo gaffe proprio perché stanco.
Renzi è una persona dotata di buon senso, capace, giovane ed intelligente, una persona semplice nel senso più positivo del termine, dotato di iniziativa, determinato pratico e costruttivo. Certo anche lui non è perfetto. Ed anche se è da tanto in politica è ancora molto giovane, e per questo ancora più simpatico. Delle volte sembra un tonno tra le fauci degli squali, ma poi sguscia via come una sardina, lasciando i suoi predatori spiazzati. È troppo veloce per loro, ed ha una mentalità troppo differente che lo rende imprevedibile anche se prevedibile Ha una mentalità migliore rispetto al classico modo di fare politica, fuori dal tipico cliché di scontro. Ultimamente ha affermato un altro concetto importantissimo che esprime una maturità politica che suona estranea come un ufo ai vecchi marpioni della politica, ed a chi pensa che fare politica sia un qualche cosa di distruttivo.
Anche in questo caso si è trattata di una lezione di signorilità a chi sa fare politica solo denigrando l’avversario. Una ulteriore prova di originalità, di buon senso, e di superiorità rispetto agli avversari (perché così loro si sentono) interni al proprio partito.
Renzi ha la possibilità di chiamare a sé anche una parte degli elettori del centrodestra che sono scontenti e delusi. Quindi, appartenendo al PD, è una spina nel fianco per le forze del centrodestra. Ma è una spina anche per il suo stesso schieramento, od almeno lo è per quelle cariatidi del centrosinistra e dintorni che perseverano nell’immobilismo della politica (e non mi riferisco a Bersani).  
Bersani e Renzi (almeno in apparenza) vanno d’accordo. Certamente Bersani è un politico che si sa muovere, e che sa prevedere. Ma mettere dei freni a Renzi vuole dire sacrificare una parte di quell’elettorato più centrale che potrebbe convergere su Renzi. Questo non solo a vantaggio di SEL ma anche a vantaggio del centrodestra. In qualche modo comunque sono riusciti a tenere buono Renzi. Bisogna sperare che il PD non voglia solo tenere buono Renzi per utilizzarne la ricchezza elettorale, per poi triturarlo. Alcuni esponenti del Pd, in fase di primarie, si sono fatti venire i mal di pancia (ma forse era un travaso di bile) a causa della partecipazione anche di Renzi alla corsa. Del resto Renzi è un purosangue (e speriamo rimanga così puro) della politica, ed in genere i purosangue arrivano primi. Comunque, per rendere più difficile la cosa, si sono cambiate delle regole , come mettere qualche kilo sulla sella.
Ma bisogna chiedersi: perché Renzi fa così paura?. Ciò che fa paura di Renzi non è solo la sua potenzialità elettorale, ma soprattutto il fatto che egli ha una testa che usa in maniera autonoma, fuori dai diktat del partito e in base alle proprie convinzioni ed iniziative. In genere chi comanda è abituato ad avere sotto di sé persone che per incapacità o per paura, come in un sistema militare, dicono sempre “sissignore”. Ed in genere tutte le persone che non sono gestibili mettono paura, soprattutto se competenti.
Fortunatamente Renzi è vero. Fortunatamente Renzi esiste. Forse Renzi è un vero esponente di un centro moderato dotato di buon senso, che mette i valori positivi sociali della sinistra insieme ad una apertura mentale di un centro destra. Ma forse Renzi non lo sa ancora. Allora sì che lascerebbe con il sedere per terra diversi esponenti  ottusi del centrosinistra. Ma ho l’impressione che Renzi sia una persona leale che sia affezionata al proprio partito, cosa di per sé positiva e che gli fa onore. E comunque del resto ha ragione, nel caso sono gli altri che se ne devono andare (lui usa il verbo rottamare). Ma nel caso un giorno voglia salpare con una nave tutta propria, ci sono molti bravi marinai che salirebbero volentieri a bordo. Ma oltre a loro, in questi mari agitati bisognerà fare attenzione a quei pirati che, quando una barca affonda si buttano per salire su una più sicura (in quel caso la sua) e mandare inevitabilmente alla deriva poi anche essa.
Angela Pensword
12/10/2012
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