È nato Italo, il nuovo treno
super accessoriato che ci porta da Milano a Roma in meno di tre ore. Mi viene
un dubbio: “ma le rotaie sono state sostituite?”. Considerando lo stato della
nostra rete ferroviaria non si può salire di livello di treno senza salire di
livello anche di rotaie. È come comprare una macchina nuova e portarla su di
una strada sterrata o quasi. Con questo non dico che Italo non andava fatto,
anzi, Italo è il benvenuto ed è certamente un treno che fa onore all’Italia.
Dico che non si può fare Italo senza considerare l’intera situazione
ferroviaria. Tale situazione andrebbe migliorata e potenziata con maggiori
investimenti e strutture. Ovvio che tali investimenti avrebbero solo la
funzione sociale di migliorare un servizio, che è una delle funzioni dello
Stato, e non una funzione di lucro. Ma Italo è privato, mentre le ferrovie
italiane sono giustamente statali. Purtroppo non ci sono soldi per migliorare
la rete ferroviaria, come non ci sono soldi per migliorare qualunque altra cosa
in questo momento in Italia, come non c’erano soldi prima, e come probabilmente
non ci saranno soldi a breve termine per fare questo, purtroppo. Del resto è
una questione di priorità. A questo punto mi viene in mente un'altra domanda
che mi sono già posta altre volte ultimamente per altre situazioni italiane: ma
tutti i soldi che noi cittadini abbiamo pagato in tasse negli anni precedenti
ma dove sono andati a finire?. Non avendo una risposta per queste domande non
ci resta che considerare che abbiamo un treno onorevole in una situazione
ferroviaria disonorevole. (06/09/2012)
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