giovedì 24 gennaio 2013

PROPOSITI ELETTORALI

In questo periodo i politici sono tutti santi ed armati di buone intenzioni. Vogliono ridurre i costi della politica, collaborare, ed abbassare le tasse (senza domandarsi però il perché è stato necessario metterle).
Relativamente alla crisi, in questa campagna elettorale, c’è chi parla di complotto, chi incolpa la moneta unica, chi la situazione internazionale, chi le banche. Ma nessuno che fa “mia culpa” oppure che ammetta di “avere fatto inevitabilmente parte di un sistema politico bloccato nei suoi limiti, nei suoi riti di connivenze, di mazzette, di interessi personali e di parte. Un sistema basato su se stesso che si è assuefatto a se stesso, staccandosi dalla realtà sociale, dal presente e dal futuro, creando quella distanza (contraria all’essenza stessa della politica) tra politica e società. Un sistema politico dove si aveva la sicurezza della poltrona se ci si comportava come le altre teste di legno, e nel quale troppo spesso ci si è scordati delle parole: collaborazione, etica, società, dialogo, rispetto, lungimiranza …..”. Insomma, la colpa è sempre degli altri, come al solito.
Neanche collettivamente se ne vuole prendere una parte della responsabilità. E le impostazioni di strategie politiche economiche energetiche ed agricole degli ultimi 20e 30 anni chi le ha fatte (anzi è meglio dire non fatte)? Sempre loro, sempre gli stessi. Incastrati nella lotta tra destra e sinistra e limitati nella propria miopia riguardo le visioni sulle strategie nazionali. È vero che la crisi è internazionale e ci sarebbe stata comunque, ma se l’Italia fosse stata più forte e sana l’avrebbe affrontata certamente meglio. Ed ora? Il fatto è che i politici classici dovrebbero andare tutti a casa!
19/01/2013 Angela Pensword

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