In questo caos post elettorale
che senso avrebbe andare ad elezioni ora per avere un risultato uguale? È vero
anche che prima di esse alcuni scenari potrebbero cambiare. Si potrebbe
presentare Renzi il quale potrebbe neutralizzare una parte del PDL. Monti
potrebbe decidere di non ripresentarsi avvantaggiando lo stesso Renzi Ma a
questo punto che cosa si avrebbe? Una sinistra a sé, un PD mozzato, un M5S
leggermente ridimensionato, un Renzi centrista, un PDL ridimensionato, ed una
destra satellite? Se Renzi rimanesse nel PD (come ha intenzione di fare)
avremmo un M5S a sinistra, un centrosinistra più forte, un PDL con il
centrodestra probabilmente ridimensionato. Quindi ci sarebbero due blocchi
grandi (M5S e centrosinistra) ed uno leggermente più piccolo (centrodestra). A
meno che nel centrodestra non ci siano ulteriori spaccature, che però avrebbero
il risultato di indebolirlo ulteriormente. Per chi vince le prossime politiche
non conviene cambiare la attuale legge elettorale in quanto, soprattutto quando
si è in due, chi vince si prende il premio di maggioranza ed ha più potere, ed
offre più governabilità. Ma la legge elettorale si è dimostrata per quello che
è (Porcellum). In attesa di una nuova Legge elettorale, e delle prossime elezioni
politiche (che probabilmente saranno a breve), non ci resta che aspettare per
vedere come le varie forze politiche e fazioni di esse si disporranno nella
scacchiera della futura scena politica preelettorale.
Angela Pensword 13/03/2013
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