lunedì 18 marzo 2013

La situazione politica italiana è sempre più complicata


13/03/2013.. La situazione italiana è sempre più complicata nel proprio quadro politico post elettorale. Dopo più di due settimane dal voto ancora non si sono trovati gli equilibri giusti per definire un governo. Intanto i mercati ci chiedono chiarezza, lo spread è risalito, e nei giorni scorsi l’agenzia di rating Fitch ha declassato l’Italia a BBB+ in un livello di investimento “lower medium grade” Ma a parte i mercati, è l’Italia per prima ad avere bisogno di un Governo che inizi a governare. Le decisioni da prendere per migliorare il nostro Paese sono molte, e le problematiche che si potrebbero presentare a breve al nostro Governo in ambito internazionale, in un periodo così caotico e carico di tensioni mondiali, potrebbero porsi a breve.
Lo stallo politico nel quale ci troviamo deriva dal risultato delle scorse elezioni. Tale risultato ha spezzato la rassicurante presenza del bipolarismo e pone le forze politiche in un terreno sul quale non sono abituate a camminare, anche per la nascita della Legislatura. L’espressione degli elettori alle scorse elezioni ha evidenziato tre grandi forze politiche: PD, PDL, M5S, ed una un po’ più piccola la Lista Civica di Monti. M5S non è disposto a nessuna forma di appoggio od accordo ad un governo politico. mentre dialogare è importante per la formazione di un governo. E come si comporterà il PDL? Il PD non ha voluto trovare un accordo per una maggioranza con il PDL ed ha deciso di andare avanti con un Governo di Minoranza ma non è detto che il PD ottenga la fiducia necessaria per iniziare la Legislatura. Si pone quindi il problema della fiducia al Governo nascente, passaggio fondamentale. Prima e dopo di ciò ci sono altri passaggi istituzionali da compiere. Bisogna individuare i Presidenti di Camera e Senato, il Presidente del Consiglio, ed individuare il nome per il Quirinale. Già, perché in tutto questo caos, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, figura cardine di buon senso ed equilibrio, sta arrivando a fine mandato. Speriamo che l’Italia non si trovi senza Governo e senza Presidente della Repubblica. Eventualità molto remota (ma non si sa mai).
Pare evidente che questa Legislatura dovrà essere caratterizzata da un Governo di larghe intese, e che queste intese si dovranno e si potranno formare di volta in volta. Questo non è tanto il modo per far partire il Governo, quanto il modo per farlo durare. Ma il mondo politico è pronto a tutto ciò? Probabilmente no. Del resto ogni sistema ha i propri limiti e difetti, ed i limiti ed i difetti di un bipolarismo mal gestito da entrambe le parti sono stati evidenti.
Angela Pensword 13/03/2013 

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