lunedì 18 marzo 2013

M5S: GLI ENIGMATICI ATTEGGIAMENTI DEL MOVIMENTO


Perché M5S non ha mai voluto trovar un accordo di Governo con il PD? E soprattutto perché in fase di votazione finale per eleggere il Presidente del Senato, una volta che il proprio candidato era stato eliminato, hanno deciso di votare scheda bianca? E il diktat su come votare ed il discorso di trasparenza delle votazioni come si possono intendere?
La risposta alla prima domanda è abbastanza semplice. Probabilmente si tratta di una scelta politica. Esattamente la stessa in base alla quale il pd non ha voluto trovare un accordo di Governo con il Pdl. Oppure c’è di più. Forse è un modo per scardinare il sistema direttamente ed a priori, senza provare nemmeno a governare ed a fare qualche cosa in questo momento difficile per il Paese. L’appello degli intellettuali avvenuto pochi giorni fa riguardo la ricerca di un dialogo più costruttivo per la formazione di un Governo dovrebbe far riflettere un po’. Ma mentre la scelta di non trovare accordi di Governo con le altre forze politiche si può anche capire, la scelta di boicottare a priori una persona valida solo perché non appartenente a M5S in fase di formazione di Legislatura non ha giustificazione.
In sede di elezione del Presidente del Senato, nel ballottaggio tra Piero Grasso e Schifani, M5S dà direttive di non appoggiare il candidato del PD e di fornire scheda bianca. Contrariamente alle direttive M5S alcuni senatori grillini hanno appoggiato la candidatura di Piero Grasso, per motivi validi e non trascurabili. Tale atteggiamento è stato bocciato da Grillo. Nel Blog Grillo accusa i disertori di avere tradito gli elettori e i dettami del movimento e parla della necessità di trasparenza sul voto. Ma tradito cosa? Un diktat dei vertici M5S o gli elettori? Non è che invece molti elettori si sentono traditi da un atteggiamento ottuso troppo ostruzionista?
Trasparenza sul voto? Il voto è segreto proprio per potere esprimere il proprio giudizio e parere in coscienza e serenità, e per evitare ritorsioni da parte di chi si arroga il diritto di decidere come gli altri devono votare. Il voto segreto è una tutela della libertà di espressione. Potrebbe essere sempre trasparente se il controllo arbitrario e la ritorsione non facessero parte dei difetti umani. Poiché non è così, il voto deve essere segreto. La trasparenza del voto può essere un modo negativo per controllare la scelta del voto. Questo non lo dico io, ma è risaputo, ed è per proprio per questo motivo che il voto nelle elezioni politiche è segreto, come lo è nelle istituzioni. Se poi qualche movimento o partito nel proprio interno si vuole fare le regole per conto proprio può fare quello che vuole. L’importante è votare sempre in coscienza ed in buona fede, ed avere la possibilità di farlo con tale serenità.
Cosa c’è di tanto terribile nell’avere votato una persona che si ritiene valida per l’incarico che andrà a ricoprire? Penso che lo spirito critico sia sempre importante, in qualunque settore ed in qualunque appartenenza. Rientra nella capacità di sapere usare la propria testa coscientemente e con giudizio. Non ci si può sentire sbagliati o colpevolizzati se si fa un qualcosa di lecito che si ritiene fortemente positivo (e che lo è effettivamente) ma contrario ad una direttiva che non si condivide. È una lesione della libertà umana. E nel caso della politica è un limite “di parte”. Il “limite di parte” è uno di quei difetti della politica che ci ha portato dove siamo ora.
Nel caso specifico, come ha detto lo stesso Crini, qualcuno ha votato secondo coscienza, e questo non può essere una colpa. Inoltre quando si dà mandato di rappresentanza a qualcuno gli si deve dare fiducia di giudizio ed autonomia, a meno che non le si reputi persone incapaci di intendere e di volere. C’è chi si fa trattare come una testa di legno, chi lo è veramente, e chi fa finta di esserlo.
Il discorso è questo: quando una persona è valida, dotata di spirito critico e buon senso, competente ed intelligente, ed obiettiva nel proporre e nell’ascoltare (si dice anche elasticità mentale), essa va appoggiata o votata anche se non appartiene al proprio partito o schieramento. Non si parlava di meritocrazia per scegliere meglio chi deve gestire il potere, il sociale, le istituzioni? Non si parlava di competenza? Ed ancora: Non è M5S che ha detto di essere contrario ad ogni accordo od alleanza precostituita ma favorevole alle idee che si condividono? E questo non vale anche per le persone?
O forse è la legislatura che non vogliono fare partire per tornare ad elezioni per prendere ancora più voti? Ma se continuano a fare muro distruttivo invece di costruire e di fare in modo che gli altri costruiscano bene sono poi sicuri di ottenere più voti? (Senza contare gli scenari che cambiano!) Per avere più voti gli elettori vanno aumentati, non vanno persi.
Se Grillo e Casaleggio non ammorbidiscono il loro atteggiamento democratico interno corrono il rischio non solo di perdere rappresentanti, ma di perdere elettori, soprattutto elettori moderati, e di rimanere solo con le frange estreme. Quindi Grillo dovrebbe chiarire quali sono veramente gli atteggiamenti interni del movimento, e soprattutto con che mentalità nuova il movimento si pone nella interazione tra le forze politiche. Ora come ora sembra un atteggiamento di blocco totale distruttivo, anche se ci dovessero essere serie intenzioni di dialogare costruttivamente da parte delle altre forze politiche. Ma è questa la strada giusta per il Paese in questo momento? E se venisse individuato un candidato al Quirinale estraneo alla politica e papabile per M5S, M5S lo voterà o darà direttive di comportarsi come per Grasso? E la coscienza individuale dei grillini eletti cosa farà nel caso? L’atteggiamento di non appoggiare un candidato valido che non appartiene al proprio partito rappresenta una delle più vecchie modalità ottuse di fare politica, contro le quali mi sembrava che M5S si opponeva. Evidentemente avevo capito male.
Nel M5S c’è molta brava gente che ha voglia di fare qualcosa di buono. In Sicilia ad esempio si è già ottenuto tanto. Sarebbe un peccato se tale energia venisse vanificata dai capi stessi di M5S. M5S ha avuto il grande merito, insieme alla crisi ed agli elettori che non hanno più votato i partiti classici, di costringere i partiti classici a fare una grande opera di rinnovamento di persone ed a mettere in discussione i propri atteggiamenti consolidati. Anche se c’è ancora molto da fare al riguardo. In pratica li ha costretti a migliorare per non perdere del tutto il potere e gli elettori. Ma M5S ora non deve fare l’errore della politica classica, che è rimasta per anni incastrata nei propri limiti di parte o nell’ostruzionismo, entrambi atteggiamenti distruttivi, come abbiamo visto, per l’Italia.
Se M5S ha delle proposte per migliorare il nostro Paese (e ce l’ha), a maggiore ragione deve fare partire questa legislatura, per poterle portare avanti. M5S in questa legislazione ha la possibilità di tenere i vari partiti sotto scacco, e di spingerli verso la prosecuzione di un rinnovamento. Ma se M5S non accetta il dialogo costruttivo in tale processo positivo, osteggiando a priori la legislatura, passa dalla parte del torto, e questo inevitabilmente gli si ritorcerà contro. Inoltre i cittadini hanno bisogno di vedere sul campo come si comportano le varie forze politiche ora in parte riformate, e le forze politiche nuove, in modo da potersi meglio regolare nelle prossime elezioni. La vecchia politica si combatte sul campo e governando, non impedendo alla politica di fare le sue belle e brutte figure.
Ci sono casi in cui bisogna fare squadra od essere di parte, ma non era questo il caso della ultima votazione al Senato. Avere preso la decisione di non appoggiare a priori un candidato alla presidenza del Senato anche nel caso lo si ritenesse una persona valida (indipendentemente se di centrosinistra o se di centrodestra) lo ritengo, da parte di M5S e di chi ragiona in tale modo (ossia tutti i partiti classici) un atto di ostruzionismo al sorgere della nuova Legislatura. Il semplice ostruzionismo è un atteggiamento retrogrado che un movimento innovatore come M5S non si può permettere. Delle volte essere troppo rigidi nei propri schemi è un limite. Certo è vero siamo umani, e per questo possiamo anche sbagliare nei nostri giudizi e nelle nostre valutazioni, e proprio per questo motivo spesso sbagliano anche i capi.
Angela Pensword 17/03/2013 

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