Per
avere un futuro, e per fare in modo che questo futuro sia migliore del
presente, la società deve avere l’obiettivo di migliorare se stessa, ossia
l’individuo. La società è l’insieme delle individualità, e viene da sé capire
che migliorando l’individuo si migliora la società. È
l’individuo che interagisce con il proprio simile all’interno della società nei
luoghi di lavoro, nei posti di potere, nei posti dirigenziali societari, nei
posti decisionali ed istituzionali dove si varano le leggi, nella vita
quotidiana come al mercato o quando si guida l’automobile.
È chi sta nei posti di potere
istituzionale che può (e deve) pensare a modificare alcune impostazioni di
insegnamento dei valori all’individuo. Una nuova riforma scolastica che
migliori il sistema dalla università agli asili potrebbe essere propedeutica.
La prima informazione
all’individuo viene data in famiglia. Difatti i bambini di oggi sono gli
adulti di domani. Gli altri due fattori di educazione sono la scuola e
la società stessa. Sono questi due fattori che potrebbero (e dovrebbero)
sopperire alle carenze familiari a livello di formazione sociale e
comportamentale. È istruzione anche il comportamento sociale.
I problemi all’interno di una
società derivanti dai difetti umani ci sono sempre stati. Ciò che rende maggiormente
dannosi i difetti umani nella nostra epoca moderna e futura è il fatto che l’evoluzione
tecnologica e scientifica non è andata di pari passo con l’evoluzione
spirituale mentale e civile dell’uomo, nel senso che la tecnologica ha avuto negli
ultimi 100 anni una evoluzione maggiore rispetto alla evoluzione spirituale e
sociale umana. L’uomo si è trovato quindi, e si trova ancora adesso, ad
utilizzare dei mezzi per i quali non ha ancora la mentalità matura per
utilizzarli. È come dare una pistola carica senza sicura ad un bambino di
tre anni. È per questo che è fondamentale per il futuro che l’uomo recuperi il
tempo perso come evoluzione spirituale e mentale. Evoluzione che non è
necessariamente legata ad una religione ed ai suoi dogmi, ma che fa riferimento
a quei valori universali di rispetto per il prossimo, per l’ambiente, per gli
animali, e che si basa sui principi di correttezza, di serietà, e di etica.
Manca inoltre nella nostra
società il sentimento del collettivo. Il sentimento del collettivo è
sapere che se si danneggia qualche cosa, sia esso un servizio, un bene comune
od un bene privato che non ci appartiene, si danneggia qualche cosa anche per
noi.
La società italiana si sta
imbastardendo da un puto di vista comportamentale. Sempre
più ragazzi maleducati, con episodi di bullismo e di stupidità collettiva con
soprusi ripresi dai telefonini e mandati via web (il problema non è il web ma
la stupidità che ha generato il sopruso). Sempre più giovani che si sballano di
alcool. Sempre più criminalità, sempre più politici che rubano attraverso il
peculato, sempre più inconcludenza e incapacità nella gestione del sociale,
corruzione. Discariche abusive, sfruttamento ambientale ed umano, malavita, ricerca
del denaro ad ogni costo, scorrettezza diffusa. Tutto questo crea danno
all’uomo stesso ed alla società e, paradossalmente, è un danno creato dallo
stesso uomo. Ecco che per invertire tale rotta bisogna migliorare il
comportamento umano. Una società dove sono più presenti i valori di
correttezza, serietà ed etica, è senza dubbio una società migliore.
Ma nel mondo le cose non vanno
meglio. Solo in alcune culture le cose vanno meglio che da noi. Inoltre, l’aumento
demografico mondiale rende la situazione particolarmente esplosiva. La
futura scarsità di ricchezze quali l’acqua, il petrolio, e forse anche il cibo
se il clima continua a modificarsi, creerà problemi e tensioni mondiali. Se l’uomo
non sarà in grado di gestire la democrazia, i rapporti internazionali,
l’equilibrio del mondo, avendo raggiunto quella maturità diffusa e civile che
ancora gli manca, l’effetto potrebbe essere devastante. Nel senso che dove non
arriverà la natura ad uccidere arriverà l’uomo. Una mentalità civile e
lungimirante che sappia gestire ed utilizzare le risorse, e che sappia creare
energie a basso costo (ma chi ci guadagna poi?!) e ad impatto ambientale zero,
può essere la chiave di volta per gestire il mondo e superare le criticità,
insieme ovviamente al raggiungimento di una maturità civile globale diffusa,
ossia al raggiungimento di quella evoluzione civile e spirituale che l’uomo non
ha ancora raggiunto completamente. Ecco che quindi in futuro ci vuole una nuova
mentalità economica che punti anche all’equilibrio ed ai valori e non solo al
massimo guadagno nelle grandi spa, ed una nuova mentalità sociale che stimoli l’uomo
a migliorare internamente come individuo e nel proprio rapporto con gli altri all’interno
della società.
Migliorare
la società e lo spessore dell’individuo non serve solo a migliorare il presente
(ci vuole comunque il tempo per fare maturare il frutto sull’albero) ma serve a
migliorare il futuro dell’umanità la quale, in caso contrario, va verso l’auto
estinzione agonizzando in una società che è peggio di una giungla. L’uomo da
quando nasce a quando muore impara dai propri errori, e così dovrebbe fare
anche l’umanità. Come un bambino impara che per non farsi male al piede non ci
deve lasciare cadere il martello sopra, così l’umanità dovrebbe avere capito
che gestire male le risorse ed impostare in modo errato l’economia, la finanza,
e la società stessa compresa l’educazione dell’individuo, è un boomerang che ci
è già tornato sul collo. Arrivare ora un cambio di volta è un fatto necessario,
e forse anche inevitabile e fisiologico.
Angela Pensword 27/06/2013
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