In Egitto convivono diverse
culture, come quella cristiana e quella musulmana. L’Egitto è un Paese moderno,
ma ha al nel suo interno ancora sacche di integralismo musulmano religioso
alcune delle quali sfociano nel fanatismo. È un Paese che da qualche tempo sta
attraversando anche esso una crisi economica. Inoltre in Egitto si sta
assistendo, per certi versi, al fallimento della primavera musulmana. Questo
fatto non solo perché Morsi è stato deposto, ma perché Morsi è stato deposto
anche da una parte di coloro che lo avevano votato. Viene da domandarsi:
Come
mai il 03 luglio 2013 in piazza a festeggiare pacificamente la caduta del
governo Morsi vi erano anche le stesse persone che lo avevano eletto solo un
anno prima? Evidentemente Morsi ed il suo governo hanno
sbagliato qualche cosa e disatteso delle aspettative. E forse c’è anche altro.
Per approfondimento vedi il mio articolo EGITTO: BREVE STORIA dal Governo Morsi al post Morsi .
Ma
entrambe le parti sono disponibili ad un equilibrio ed a cessare gli scontri? Il
fatto è che nessuna delle due ha questa intenzione. I Fratelli Musulmani non
hanno mai accettato la destituzione di Morsi, avvenuta per altro in modo
pacifico e con tanto di festeggiamenti nelle piazze, ed hanno tutte le
intenzioni, come affermato, di andare avanti fino alla vittoria. L’altra parte,
ossia il governo transitorio che opera attraverso i militari, non può accettare
disconoscimenti altrimenti verrebbe deposto a sua volta. Ecco che è guerra
civile.
Che
ruolo ha effettivamente l’esercito? In teoria ed in pratica
l’esercito ha il ruolo di appoggiare il governo transitorio. Tale operatività è
contemplata dall’esercito egiziano. nell’articolo. Difatti sono stati sempre i
militari a destituire Mubarak. Vi sono diverse interpretazioni riguardo gli
interessi economici gestiti dai militari. L’esercito è comunque uno dei poteri
forti della società egiziana. Esso, appoggiando un governo transitorio,
dovrebbe avere la funzione di traghettare il Paese verso nuove elezioni, che è
la stessa funzione che si è dato il governo transitorio.
Ma
si ha la vera intenzione di arrivare a nuove elezioni? Solo delle nuove elezioni democratiche
potranno ridare all’Egitto un nuovo equilibrio interno. Tale equilibrio poi,
per essere mantenuto, dovrà necessariamente passare per una corretta gestione
della democrazia, sia da parte di chi vince le elezioni e sia da parte di chi
le perde. Prima di tutto dovrebbe esistere all’interno della popolazione
egiziana la vera ricerca di democrazia, la quale si esprime non solo attraverso
libere elezioni, ma anche nel rispetto reciproco delle singole diversità.
Altrimenti da guerra politica o di potere si passa a guerra di cultura.
P.S.: La democrazia è una
scelta ed una conquista lenta e dolorosa, che ogni Paese ha il diritto di
raggiungere nel suo interno, senza interferenze esterne, e senza lotte
intestine interne. Spesso la mancanza di democrazia è un problema che deriva
dall’interno di un Paese stesso.
E quando mai i Fratelli Musulmani sono stati democratici?!
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