sabato 28 settembre 2013

LA CRISI DI GOVERNO SEMBRA VICINA

Dopo le dimissioni presentate in massa da parte dei parlamentari del PDL come ricatto nel caso il 04 ottobre la Giunta per le immunità parlamentari dovesse esprimere la decadenza politica di Berlusconi, Letta tira le redini, e pone il PDL davanti alle proprie responsabilità. Letta chiede un chiarimento. Probabilmente tra lunedì e martedì ci sarà una prova di fiducia del Governo alle Camere, e non è da escludere che successivamente ci possa anche essere un rimpasto con la formazione di un Letta bis su di un Governo di scopo. Un governo di scopo fa presupporre che se le intese non c’erano già più, a quel punto sarà maggiormente difficile andare d’accordo. Quindi tutto dipenderà dai nuovi accordi e forze del governo di scopo. In pratica ognuno non dovrà pensare solo ai propri scopi (come sta accadendo anche ora purtroppo) ma al bene dell’Italia. Intanto Letta ha congelato il rinvio dell’iva, che a questo punto potrebbe anche aumentare. La crisi di governo sembra molto vicina. Nel frattempo lo spread sale e i mercati scendono. Se una instabilità politica crea già dei rallentamenti nella leggera ripresa economica e ripercussioni negative come affidabilità internazionale, una crisi di governo sarebbe altamente destabilizzante per l’economia e per il Paese. Ma né gli inviti ad un clima politico più pacato e responsabile fatti nei giorni scorsi da Giorgio Napolitano e dai vari esponenti economici europei, né gli inviti di questi giorni delle varie associazioni d’impresa, sembrano sortire l’effetto sperato. E tra i due litiganti, PD e PDL, chi ci prende gli schiaffi è la popolazione italiana.

Angela Pensword 28/09/2013 

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