Il Governatore della Banca
d’Italia Ignazio Visco ha evidenziato quanto l’incertezza politica porti
gli investitori internazionali a dirigere i propri investimenti altrove,
danneggiando l’economia italiana. Quest’ultima, per proseguire nella leggera
ripresa ha bisogno di stabilità politica. È un suggerimento indiretto alla classe
politica italiana nel non sprofondare nelle loro continue beghe ed interessi di
partito (ognuno rimane nella propria visuale ottusa) portandosi dietro a picco
anche l’Italia. È lo stesso richiamo alla responsabilità ed alla unità rivolto alla
politica nella stessa giornata da Napolitano. Il monito di Napolitano
non è riferito solo all’economia, ma agli scenari che si potrebbero evidenziare
a seguito di una crisi di Governo “… se non consolidiamo i pilastri della
convivenza nazionale tutto è a rischio”.
La leggera ripresa economica
avuta nelle ultime settimane è certamente frutto anche della stabilità politica
del governo delle larghe intese. Ma la sofferenza economica è consolidata in
profondità. Il PIL è in continuo calo e ha raggiunto il – 2,1% su base annua.
Anche i consumi proseguono nella loro contrazione arrivando ad un -3,2%. Inoltre,
pur avendo la Spagna condizioni per certi versi più penalizzanti delle nostre,
ha in parità di confronto uno spread migliore, a dimostrazione della
considerazione dell’Italia a livello internazionale. E il 10 settembre, giorno
nel quale i listini e le piazze europee chiudono tutte in rialzo in scia della
maggiore serenità nella situazione siriana, piazza affari è stata la peggiore,
proprio grazie ai venti di crisi di governo.
Le considerazioni successive a
questi due moniti devono essere fatte dalle forze politiche …
Angela Pensword 11/09/2013
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