Lunedì
09/09/2013
In serata si apre uno
spiraglio diplomatico nella situazione siriana. Il segretario di Stato
americano Kerry lancia una proposta in base alla quale se la Siria aderisse al Trattato
che vieta le armi chimiche e che ne prevede la distruzione si potrebbe evitare
il coinvolgimento in una guerra. La Russia prende subito in considerazione la
proposta degli USA e la rigira alla Siria in un’azione diplomatica. È una buona
mossa di scacchi da parte della Russia. In questo modo si dà una via d’uscita a
tutti e tre gli schieramenti, e si smorza in parte una situazione altamente
esplosiva. Assad avrebbe la possibilità di dimostrare la propria
innocenza, di riportare la Siria in una situazione di equilibrio, e di
riconsolidare il proprio Governo. Dimostrare di aderire alla Convenzione contro
le armi chimiche darebbe ad Assad una migliore considerazione da un punto di
vista internazionale. L’America dovrà dimostrare di non volere la guerra
a tutti i costi, adeguandosi a questa nuova situazione diplomatica positiva. Per
certi versi l’America è stata messa con le spalle al muro nel caso il suo
obiettivo fosse stato arrivare comunque ad una azione militare. La Russia
eviterebbe quella guerra che vede non necessaria.
Non so se l’America ha voluto
fare questa proposta solo a livello di immagine per dimostrare al mondo la propria
buona volontà nel volere trovare una soluzione di pace nella convinzione che
sarebbe stato comunque inevitabile proseguire con la guerra, ma nel caso fosse
stato questo l’obiettivo, è stata presa in contropiede.
Assad accetta la proposta
diplomatica e gli USA rimandano il voto riguardo l’intervento militare. Un
raggio di sole ha illuminato questo inizio di settimana!
Angela Pensword 10/09/2013
Ma si dài che la guerra non ci sarà! Assad non è Saddam Hussein. Ciao.
RispondiEliminaNon sono sicura che la guerra non ci sarà. Le premesse ci sono ora per evitarla. Ma gli interessi sono molti al riguardo. E la situazione in quella parte di mondo è talmente complicata, con uomini che vanno contro uomini del loro stesso Paese (così è la guerra civile), e questo capita in più Paesi, che la situazione rimane esplosiva anche se fortunatamente non vi sarà nessuna guerra.
RispondiEliminaD'accordo in pieno. Scrivevo la mia opinione ieri sul mio blog (gavignone.blogspot.it)
EliminaTi seguo con piacere!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao. Grazie dell'interesse che dimostri per i miei articoli. Mi sono collegata al tuo blog e ho letto il tuo articolo. Lo trovo interessante e concordo con la tua analisi. Anche io inizierò a seguirti con piacere!
RispondiEliminaP.S.: Volevo lasciare un commento al tuo articolo ma ho incontrato delle difficoltà.