lunedì 11 novembre 2013

PDL: SCHERMAGLIE AD ALTA QUOTA TRA FALCHI E COLOMBE. POSSIBILE DIVISIONE INTERNA ALLO STORMO

Periodicamente i falchi e le colombe ricominciano a beccarsi. Il motivo del contendere è sempre lo stesso, il comportamento da tenere nei confronti del governo Letta nel caso la decadenza di Berlusconi dovesse essere diventare esecutiva. Il PDL difatti è compatto nel giudicare negativamente la sentenza del processo Mediaset e nell’interpretare l’utilizzo della stessa come uso politico, ma non è altrettanto compatto nel voler far decadere il governo Letta come contropartita alla decadenza di Berlusconi. Lo si è già visto nell’ultima crisi di governo, quando dopo settimane di instabilità politica e dei mercati, e dopo contraccolpi sullo spread, il governo Letta ottiene la fiducia, con conseguente nuova stabilità positiva per la politica, per i mercati, e per lo spread.
Ora Alfano ha espresso l’auspicio che Berlusconi continui a dare la fiducia al governo Letta anche nel caso la sua decadenza diventasse esecutiva nell’iter finale. Tali parole certamente esprimono l’auspicio di tutte le colombe. Subito dopo le parole di Alfano i falchi hanno cominciato a stridere. Quindi ci sono schermaglie ad alta quota.
E Berlusconi cosa pensa? Egli richiama all’ordine Alfano paventando la fine di Fini, ed il concetto che se non si esaudiscono i desideri degli elettori non si va da nessuna parte, come se gli elettori del Pdl volessero mandare a  casa il governo Letta. Ma i falchi sono sicuri che i propri elettori vorrebbero mandare a casa il governo? Penso che i falchi abbiano interpellato solo i propri personali elettori, oppure abbiano voluto sentire solo ciò che volevano sentire. Le spalle grosse del Pdl ed il senso di responsabilità politica si possono dimostrare proprio scorporando le due questioni, quindi mantenendo slegate la questione del sostegno al governo e la questione della decadenza di Berlusconi. Se poi il governo lo si vuole far cadere perché non si condividono le scelte sulla gestione del Paese è un altro discorso, un discorso politico. Se tutto invece dipende dalla decadenza di Berlusconi e da come si comporta il PD al riguardo allora potrebbe sembrare più riconducibile ad un interesse di parte e ad una punizione verso un allenato non affidabile. Ma non affidabile su cosa?
Bisogna inoltre capire cosa è veramente il bene del Paese in questo momento. A parte la ovvietà che il bene del Paese sarebbe un governo stabile capace di fare le scelte politiche giuste di gestione nazionale, bisogna anche capire che tornare al voto senza avere prima fatto una nuova legge elettorale sarebbe da matti, e disilluderebbe sul serio il desiderio di molti elettori,e non solo di quelli del pdl. Anche da un punto di vista di affidabilità internazionale, politica ed economica, l’Italia ha bisogno di dimostrare solidità di governo in questo periodo, e non continue minacce di crisi.  
È comunque evidente a questo punto che: se nel PDL ci sono due scuole di pensiero riguardo il sostegno al governo Letta, ci sono automaticamente anche due fasce di elettorato diverse interne al PDL.

Angela Pensword 11/11/2013 

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