Una
giovane mamma di Mello è sparita nel nulla da lunedì 29 ottobre. Le ricerche si
concentrano nella zona di Gravedona. Molti gli avvistamenti ma ancora nessuna
notizia. E troppe le domande ancora senza una risposta.
È sparita nel nulla un’altra donna,
un’altra persona. Da lunedì 29 ottobre non si hanno più notizie di lei. Ha
lasciato la figlia dalla nonna con l’intenzione di andare a fare un po’di shopping
con le amiche, e con la promessa del “ci vediamo per pranzo”. La macchina è
stata ritrovata mercoledì da alcuni suoi
amici che avevano iniziato le ricerche,
con la borsa ed il telefonino al suo interno, a Gravedona vicino la piscina
comunale. Di lei nessuna traccia. La Valtellina è impegnata nelle ricerche
della donna, ed i suoi amici e conoscenti la descrivono come una persona serena
ed attaccata alla propria famiglia. Allontanamento volontario? Rapimento? Ci
sono molte cose che ancora non si conoscono, e le indagini sono solo
all’inizio. Possibile che una persona (qualunque essa sia) sia così debole da
non avere la forza di dire che vuole andare via e che decida di sparire e
basta? È una persona depressa che poteva pensare di andare via? Come è la sua
situazione familiare negli affetti? E riguardo le indagini: con quali amici
doveva andare a fare shopping? Cosa dimostrano i tabulati telefonici? Che
percorso ha fatto la macchina prima di arrivare dove poi è stata trovata? È un
percorso compatibile con la destinazione finale dello shopping? Vi era un appuntamento
con qualcuno prima di andare dagli amici, oppure anche per andare poi insieme
dagli amici? Parecchie persone della zona, dimostrando affetto nei suoi
riguardi, la esortano a tornare a casa. Ma se è vero che lei è una persona
attaccata alla propria famiglia, al
proprio ambiente ed ai propri figli, è altrettanto vero e logico che se non
torna è perché qualche cosa o qualcuno glielo impedisce.
Anche questo è un altro caso
fitto di mistero e di comportamenti inspiegabili. Anche perché se una persona
vuole abbandonare la propria vita per come è impostata, e la propria famiglia,
può farlo in modo più comodo ed alla luce del sole, anche se gli altri
potrebbero non condividere questa scelta. Quindi non mi sembra questo il caso.
Ma si conosce ancora troppo poco della persona e dell’ambiente per tracciare un
profilo psicologico. In ogni caso, spesso in questo mondo ci sono casi di
persone che spariscono nel nulla, non per loro volontà, senza una motivazione,
senza un accenno precedente, senza un coinvolgimento reale di persone a loro
vicine o conoscenti. Come corpi che si de materializzano, che si dissolvono in
aria. Come rapiti dagli alieni. Tutto ciò è veramente inquietante.
Dagli ultimi sviluppi sembrerebbe
che la donna si sia allontanata volontariamente. Pare non avesse alcun
appuntamento con le amiche per andare a fare shopping. Ma si ritorna alla
domanda posta nell’articolo di sopra, domanda valida anche per molti casi
precedenti di scomparsa: Può una madre abbandonare i propri figli solo per
degli eventuali dissapori familiari? (Purtroppo ci sono donne che fanno molto
peggio). Forse potrebbe essere un allontanamento temporaneo. Ma per andare
dove? E per dormire dove? Era programmato? O doveva incontrare qualcuno per
qualche motivo, un chiarimento, un lavoro, e da allora non ha più la
possibilità di tornare? Il fatto che la macchina sia stata ritrovata in un
parcheggio, chiusa, con la borsa ed il telefonino al suo interno, potrebbe far
pensare anche che Francesca abbia chiuso la macchina con la consapevolezza di
tenerla sotto controllo (le donne non lasciano mai la loro borsa), magari
entrando nella macchina che gli stava parcheggiata accanto, o semplicemente
stando in piedi accanto ad essa. In quella occasione potrebbe avere incontrato
un matto od un criminale che da allora le impedisce di tornare. Ma chi doveva
incontrare? E perché? È stato solo per caso che ha incontrato chi poi l’ha
rapita? Doveva solo andare ad informarsi alla piscina comunale per poi fare
nuoto? Ancora troppe domande non hanno risposta.
04/11/2013 Angela
Pensword
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