venerdì 13 dicembre 2013

Soap shot: eliminato il finanziamento pubblico ai partiti

Oggi è successa una cosa grande. Tanto grande quanto inaspettata. Per tanto tempo se ne era parlato, discusso, o meglio … blaterato, senza arrivare a niente di fatto (troppe anime a cantare). Ed invece oggi, con un colpo di sapone, con un decreto legge, il governo Letta ha eliminato il finanziamento ai partiti. Tale decreto verrà trasformato in legge entro 60 giorni ma, come ha detto lo stesso Letta in sede di conferenza stampa, “è già legge dello Stato”. Finalmente! Il Parlamento nei mesi scorsi ne aveva discusso tra le varie forze politiche, ma senza trovare un accordo tra le varie proposte. Come ho già detto prima, troppe anime a parlare. Adesso c’è da sperare che nessuno voglia far cadere il governo in questi due mesi per evitare che l’iter del decreto si compia. Sempre in conferenza stampa Letta ha voluto specificare come questo decreto sia a favore della volontà del “cittadino”, in quanto il cittadino potrà decidere in che forma, eventualmente, sovvenzionare la politica, se versare il 2 per mille in fase di dichiarazione dei redditi, o se farlo in forma di “contributo volontario deducibile” (e si spera ben rintracciabile nella trasparenza del bilancio del partito). Letta ci tiene a precisare anche che “il 2 per mille non è una fregatura per i cittadini”. Questo decreto è una dimostrazione che Renzi e Letta, insieme, formano un PD forte, e che Letta ed Alfano, insieme, sono un governo forte. Se tutti gli altri provvedimenti avverranno con la stessa velocità, l’Italia dimostrerà di volere cambiare passo, e sarà un giovamento non solo per l’Italia stessa (in primis), ma anche per l’immagine di Letta, di Alfano, di Renzi, e dell’altra parte politica che, volente o nolente, deve rimanere attaccata al carro del governo. Del resto, perché fermare un carro quando questo corre?

Angela Pensword 13/12/2013 

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