Le
bancarelle Nei giorni immediatamente precedenti la notte di San Silvestro erano
spuntate come funghi dopo una pioggia le bancarelle che vendono il materiale
pirotecnico ed i classici botti di capodanno. E queste bancarelle non si
trovano ovviamente nel bosco, vicino agli alberi, o sotto le foglie, ma per le
strade, agli incroci, e nei punti di scorrimento. in pochi kilometri ne ho
contate almeno 6, senza considerare le altre che non ho visto e che sicuramente
stavano nelle strade limitrofe. Ma ci sono altri fattori della situazione che
mi hanno fatto fare altre considerazioni. Le bancarelle erano tutte senza
clienti. A giudicare dal viso degli ambulanti, forse infreddoliti, e dalla
quantità del materiale in esposizione, le vendite non dovevano andare molto
bene. Inoltre pioveva. Certo, le bancarelle erano tutte protette dal proprio
ombrellone, ma la pioggia fine e continua che cade dalla mattina non può non
avere dato umido nell’aria, e quell’umido doveva per forza finire anche sulla
confezioni di botti. Chissà se questo umido può condizionare negativamente la detonazione?!
Questo può essere un problema perché vorrà dire che nei primi giorni dell’anno
ci saranno più botti inesplosi per le strade. E i botti inesplosi sono
altamente pericolosi. Alla fine faccio anche una considerazione tecnica e
commerciale, che è in realtà è una curiosità: ma il materiale pirotecnico
invenduto … che fine fa? (30/12/2013).
Feriti
Anche quest’anno ci sono
stati diversi feriti nel mondo la notte di San Silvestro. La motivazione è
sempre la stessa: i petardi e altro materiale
pirotecnico usato durante i festeggiamenti. In
Italia i feriti sono stati circa 350, dei quali diversi bambini. Ma è un
conteggio che potrebbe aumentare a causa dei botti inesplosi, nei prossimi
giorni. Il dato in controtendenza è che quest’anno, fortunatamente (e almeno
per ora), non ci sono state vittime. Comunque in generale i feriti sono stati di meno
rispetto agli anni passati (l'anno scorso il dato è stato di circa 361). Più attenzione? Più fortuna? O vi è anche la
componente della crisi economica che in parte ha spinto a comprare meno fuochi?
Ma soprattutto: è strettamente
necessario fare i botti la notte di San Silvestro? Certo, sarebbe un po’più
triste, ma sarebbe un po’ più triste solo se non ci fossero nemmeno i fuochi di
artificio. Sarebbe quindi meglio lasciare solo questi e farli maneggiare da
persone esperte, magari commissionati dal Comune della località, come già
avviene in molte parti d’Italia. Tutto il resto, botti, stelline, e robe varie,
sinceramente trovo che sia “solo rumore”. E sintomo di una umanità che vuole divertirsi
a tutti i costi superando spesso anche i limiti di sicurezza.
I
botti inesplosi I botti inesplosi sono altamente pericolosi. Questo perché si trovano per
le strade, e spesso le cariche inesplose vengono raccolte dai bambini. Inoltre
si tratta di materiale pirotecnico difficile da maneggiare, proprio perché
oltre ad essere esplosivo, è in parte difettoso in quanto inesploso. Non sono
rari i casi purtroppo di ragazzi, sia piccoli, ma anche grandi, che maneggiando
questo materiale, si sono ritrovati poi senza una mano o senza un arto. Difatti
ad andarci di mezzo sono sia i piccoli e sia gli adulti, e c’è chi ne va in
cerca per riutilizzarlo nuovamente, magari per assemblarli e farne uno più
grosso, e chi ci capita sopra per caso, magari calpestandoli durante una serena
passeggiata.
Gli
animali feriti da materiale inesploso nelle strade Non tutti lo sanno ma a
rimanere vittime del materiale pirotecnico vario inesploso per le strade sono
anche gli animali. Sono animali padronali, o animali randagi, ma sempre vittime
innocenti di questa strana mania e tradizione. A sentire i veterinari non sono
rari infatti nei primi giorni dell’anno i casi di animali feriti, o menomati,
che vengono portati da loro per essere soccorsi. Quindi i padroni di cani è
meglio che facciano più attenzione quando portano in giro il loro fedele amico
nei primi giorni dell’anno.
Angela Pensword 02/01/2014
P.S.: Con e senza botti … auguri a tutti.
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