È notizia di questi giorni il
ritorno di Casini nella casa di Forza Italia. Il delinearsi di una legge
elettorale che spinge il bipolarismo e che propone uno sbarramento per i
piccoli partiti può avere certamente influito in questa scelta che, oltre ad essere
dettata da opinioni politiche personali di schieramento, ha il sapore di una
scelta tattica. Casini viene accolto dal “padre” molto benevolmente, anche
perché (pensando in modo tattico anche in questo caso) più si è e meglio è. Non
mi è chiaro, però, se chi è piccolo e confluisce in un grande partito lo fa per
portare voti o per prenderne. Il confluire di persone, o di piccoli partiti, in
partiti più grandi, o in coalizioni, è una delle conseguenze di questa nuova
(ed ancora ipotetica) legge elettorale. Tale comportamento “agglomerante”
avverrà ed è auspicato anche nel centrosinistra. Attualmente i sondaggi vedono
in vantaggio il centrodestra, con un dato che si aggira intorno al 37% (e non
mi è ancora chiaro come sia possibile). Forza Italia spera anche in altri “ritorni”, a livello di coalizione, come Alfano con il Nuovo Centro Destra e
Fratelli d’Italia. Personalmente non darei questa possibilità come scontata.
Può darsi che, dopo l’approvazione di questa nuova legge elettorale, si
definiscano altri equilibri politici e che vi siano delle sorprese.
Angela Pensword 05/02/2014
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