sabato 31 gennaio 2015

ELEZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

Il 31 gennaio 2015 è stato eletto il XII° Presidente della Repubblica italiana. Colui che andrà a rivestire questo incarico è Sergio Mattarella, politico di lunga data e di notevole curriculum, e giudice costituzionale. Chi già non lo conosceva, è rimasto colpito dalla storia della sua famiglia, pensando al fratello Piersanti, ucciso dalla mafia il 06 gennaio 1980.
Uomo di poche parole, ma di sostanza, è stato presentato dai media nel modo più semplice e sereno possibile, ed egli già si sta facendo apprezzare dagli italiani. Tra i commenti a caldo dei politici nel giorno della elezione sono molto belle le parole di Mario Monti, che descrive Mattarella come una persona “sempre sopra le parti e mai sopra le righe”. Insomma, una persona equilibrata, imparziale, posata, competente, e per di più un politico (difficile trovare tutte queste caratteristiche insieme). Le parole espresse da Sergio Mattarella quale neo Presidente della Repubblica Italiana sono state “Il pensiero va alle difficoltà ed alle speranze dei cittadini”. Poche parole, ma buone.
Il fatto che l’Italia sia riuscita ad eleggere un Presidente della Repubblica in modo così lineare e tranquillo, rispetto alla debacle politica della volta scorsa, è una cosa meritevole per l’Italia, agli occhi degli italiani ed agli occhi del mondo, e rappresenta una inaspettata maturità da parte della politica (che certamente ci farà dimenticare presto).
Ma analizziamo un po’ i voti:
Sergio Mattarerlla 665
Ferdinando Imposimato 127
Vittorio Feltri 46
Rodotà 17
Altri nomi 22
Schede bianche 105
Nulle 13
Il fatto che Sergio Mattarella abbia preso 665 voti alla quarta votazione, sfiorando i due terzi del totale, e ben oltre il limite minimo di consenso per essere eletto, dimostra che è un nome che unisce, capace di chiamare a sé un’ampia convergenza. Per storia politica personale e familiare rappresenta una nota di trasparenza e serietà in un passato invece della politica troppo spesso oscuro.
Che il nome di Ferdinando Imposimato sarebbe stato portato avanti dai 5 Stelle era più che prevedibile. Imposimato è un magistrato. Persona seria e competente, è molto seguito dai grillini per le proprie idee e convinzioni. Come mai non è stato fatto subito il nome di Imposimato da Grillo e dai 5 Stelle? Non si sa. In ogni caso i grillini non si aspettavano che la politica fosse diventata più matura (del resto l’immaturità politica degli ultimi anni è il motivo dell’esistenza dei grillini), e che riuscisse a raggiungere un risultato ed un accordo  velocemente. (Infatti la politica ci ha stupiti tutti!). Forse speravano in una nuova debacle da parte della politica, a seguito della spaccatura interna al PD, per portare avanti il loro candidato. Ma nel caso gli è andata male. Inoltre: chi ha votato Rodotà (17 voti)? Rodotà è un’altra persona competente, che era già stata indicata dai grillini nella scorsa votazione. Il fatto che siano usciti fuori 2 nomi di collocazione 5 stelle potrebbe far pensare che ci sono degli scollamenti all’interno del partito dei 5 Stelle. Anche in successione alle recenti e non ultime fuoriuscite volontarie dal movimento, e dai motivi che hanno portato a ciò, forse il movimento si dovrebbe interrogare su alcune sue impostazioni interne, se non vuole andare verso la autodemolizione.
Vittorio Feltri (voti 46), persona seria e professionale, portato avanti da FdI, non poteva andare oltre la volontà numerica del proprio partito.
E facendo la prima considerazione, tra tutti i candidati appena esposti, Sergio Mattarella rappresenta il più imparziale di tutti (almeno nella espressività del pensiero).
Le schede bianche sono molte, 105, ma avrebbero potuto essere di più, dato che FI aveva indicato ai suoi di votare scheda bianca, ed evidentemente qualcuno non lo ha fatto (corrente Fitto, che ultimamente è uno spiffero fastidioso per Berlusconi). Tale indicazione deriva da una ripicca per l’ulteriore salto del canguro fatto da Renzi, che non ha soddisfatto le loro aspettative. Ma perché non votare comunque una persona valida, che per di più proviene da una DC (poi di sinistra), comunque di centro ed imparziale, quando molte forze della DC sono finite a suo tempo dentro FI?
Il NCD di Alfano, dopo essere tornato all’ovile da Berlusconi stabilendo di votare anche loro scheda bianca, ha fatto il canguro anche lui (si vede che è contagioso), ed ha deciso di appoggiare l’elezione di Sergio Mattarella, per il quale Alfano ha espresso ampia ammirazione.
In definitiva, anche sommando Imposimato 127 + Feltri 46 + Rodotà 17 + altri 22 + schede bianche 105 + nulle 13 = arriviamo a 330, comunque di molto inferiore alle preferenze accordate a Sergio Mattarella.
La scelta di un candidato valido come Mattarella ha compattato il PD, scongiurando una divisione in fase di votazione che poteva portare ad una nuova instabilità politica (speranza di alcune piccole parti). Ma chi non può vedere il Governo Renzi non ha certo deposto l’ascia, e quindi Renzi dovrà continuare a pararsi le spalle, guardandosi dalla minoranza PD a lui ostile, dalle altre forze di minoranza politica quali SEL, M5S, e LEGA, ed a questo punto anche da FI.
Il Pericolo. Il pericolo per l’Italia è che la parte estrema di quelle forze politiche che non accettano una stabilità politica, e che non riescono a scardinare questo Governo attraverso le istituzioni, sfocino in un ritorno di terrorismo urbano o di azioni verso politici. Ma le intelligence sono già allertate per i problemi internazionali a causa dell’Isis, ed a quest’altra eventualità hanno già pensato.
Ovviamente ci sono gli scontenti. Ma se in democrazia vince la maggioranza, e ad eleggere Mattarella è stata la maggioranza dei rappresentanti del Parlamento in seduta comune e dei delegati regionali, allora vuole dire che anche questa è una scelta democratica che va rispettata.
C’è un aspetto della vicenda che trovo particolare e piacevole, che imputo alla validità della persona: il Presidente Sergio Mattarella ha ricompattato la politica. L’indice di gradimento (665 voti) ne è un’espressione, ed anche i commenti dati dopo sulla persona: Vendola (Sel), si dice molto contento di tale risultato dato che dimostra che la sinistra è bella viva, Zaia, (Lega) da anche egli giudizi positivi sulla persona, FdI idem, Alfano è entusiasta, Bersani condivide la scelta anche perché tiene unito il partito, Renzi la condivide più di tutti, Fi fa scheda bianca ma non può avere molto da ridire sulla persona, e M5S, pur non avendolo votato, non esprime un giudizio negativo e si riserva di esprimersi dopo verifica dei fatti.
Per come appare a noi (ed in genere la prima impressione è quella che conta), Sergio Mattarella è un uomo semplice ma forte, umano ma fermo, silenzioso ma molto presente.
Buon Lavoro Presidente.
Angela Pensword 02/02/2015
Per approfondimento consiglio: articolo di Luca Scialò del02/02/2015http://lucascialo.blogspot.it/2015/02/mattarella-eletto-presidente-tra.html



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