domenica 9 ottobre 2016

LA SOCIETA’ E LA SUA GESTIONE 1

La società, la sociologia, la sociologia applicata, il sociologo, la politica, il politico, lo Stato, l’individuo sociale, per tornare a … la società. È un circolo vizioso, che dovrebbe essere … virtuoso. Brevi riflessioni. 
Di Angela Pensworsd 

(approfondimento parte prima) 

La società è un insieme organizzato di persone che interagiscono tra loro in base a schemi ed a regole ben precise. Si va dal rispettare il rosso con la macchina al semaforo, fino ad organizzazioni più complesse. La sociologia è quella scienza che studia e analizza la società, quindi, che studia ed analizza l’uomo nella propria interazione, organizzazione, ed espressione all’interno della società. Possono essere analizzati comportamenti individuali o collettivi. Possono essere comportamenti negativi, criminali, o  positivi, o neutri. Ad esempio furti, omicidi, moobing, inquinamento, azioni da parte di individui o istituzioni o gruppi che portano ad un miglioramento temporaneo o duraturo della società, o semplicemente il prendere l’autobus per spostarsi. Il comportamento umano deriva da istinto, educazione, cultura, tradizione, (dal punto di vista individuale dal carattere), ma anche da condizionamenti sociali, regole che vengono date dalla famiglia e dalla società, imitazione, percorso psicologico, intelligenza, o anche stupidità. Come si amalgama tutto questo, è espressione dell’uomo. La sociologia studia anche i problemi che trovano espressione all’interno della società. Trattandosi di una scienza, e di un’analisi, la sociologia si chiede il perché delle cose, e degli avvenimenti. La sociologia applicata è quella scienza che, una volta capita la causa di un problema a livello sociale, cerca di porvi rimedio. Per certi versi si tratta della medicina.  È molto importante come concetto, perché dall’analisi si passa all’azione, e alla risoluzione, o comunque ad un miglioramento. La sociologia applicata è una grande potenzialità per la cura della società. Il sociologo è colui che studia la società. Da questo concetto, e passando dal fatto che la politica ha la funzione di gestire e migliorare la società, ecco che si arriva alla considerazione che un politico deve essere prima di tutto un sociologo. Ma non basta, un politico deve avere anche la capacità di capire quali sono le soluzioni, di proporre alternative allo stato attuale dove la società è carente o migliorabile, buon senso, predisposizione al dialogo ma fermezza nelle proprie convinzioni, scaltrezza, malizia per capire dove può essere colpito dall’avversario, correttezza, rispetto, buon senso, ed elasticità mentale. Insomma, dovrebbe essere buono ma non fesso, colomba e squalo. Uno statista, capace di capire e gestire equilibri internazionali, dato che gestire la società oggi vuole dire anche interfacciarsi con il mondo. Il politico può e deve agire all’interno della impostazione di una società. La società viene gestita attraverso l’organizzazione che si è data, dalle istituzioni, e dall’organizzazione dello Stato. E tra le funzioni di uno Stato, oltre alla Sanità, Istruzione, e Sicurezza, c’è anche la funzione di miglioramento dell’individuo come individuo sociale, funzione che certamente dovrebbe essere maggiormente sviluppata. Domandarsi il perché esistono fenomeni come il crimine, il bullismo, lo stalking, il moobing, il femminicidio, la violenza di genere sulle donne, la ludopatia, la dipendenza dal web tanto da avere reso necessario realizzare in alcune strutture ospedaliere un reparto pediatrico di psicopatologia da web, la droga, l’alcoolismo, i malesseri sociali, è importantissimo per capire e arrivare ad una soluzione o miglioramento dei problemi. Ma anche domandarsi il perché esiste l’abusivismo edilizio ed il consumo sfrenato di suolo, un cattivo sviluppo della città nel proprio tessuto urbano, le anomalie nella organizzazione dei servizi e della loro velocità di utilizzo, la errata gestione delle risorse del Pianeta o locali, lo sperpero di denaro pubblico, la truffa, la corruzione, sono domande da porsi e soluzioni da trovare. In genere le problematiche derivano dalla mancanza di tre fattori, ed esattamente dalla mancanza di educazione, di regole, e di controllo. Se si riflette un attimo sul fatto che l’essere umano è abituato nella propria impostazione sociale globale prima ad usare le mani e poi la testa come se dovesse sempre imparare dai propri errori, ed imparare successivamente a gestire ciò che si è creato, si capisce come il divario tra il progresso tecnologico ed il progresso civile e mentale umano sia la causa di alcuni dei problemi contemporanei. Da questa analisi si capisce perché vi è il problema dell’inquinamento (una sovrapproduzione di materiali inquinanti immessi nel mondo e nella natura), e di come la stessa cosa, per lo stesso motivo (non gestione preventiva), sta avvedendo adesso per il problema della gestione delle applicazioni dei giochi informatici legati comunque a interessi commerciali che portano alla patologia ludica sociale da web (differenza tra uso ed abuso) ed al gioco in generale. Anche in questo caso, dopo aver fatto i danni e ad avere fatto sfuggire di mano l’arma, bisognerà porvi rimedio e pensare ad una regolamentazione, ad un controllo, e certamente ad una maggiore educazione. L’uomo si deve porre la domanda su che tipo di società vuole per se stesso e per i propri figli. In generale. La gestione della società non è solo organizzazione dei servizi, ma è anche condurre l’uomo nel proprio percorso di civiltà mentale e comportamentale, di relazione all’interno della società, di gestione delle risorse, della gestione ed utilizzo dei nuovi mezzi che ha a disposizione e che si crea come quelli tecnologici informatici o che creano inquinamento, è pensare a come espandere ed impostare le città, e di come interagire con le altre società. Perché, tornando al discorso che la società è formata dall’insieme delle persone, è solo migliorando l’individuo sociale che si riesce a migliorare la società.
p.s.. ed ecco perché, allargando il discorso, ho sempre detto che … “per migliorare il mondo bisogna migliorare l’uomo”.

05/10/2016 

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