La società, la sociologia, la sociologia applicata, il
sociologo, la politica, il politico, lo Stato, l’individuo sociale, per tornare
a … la società. È un circolo vizioso, che dovrebbe essere … virtuoso. Brevi
riflessioni.
Di Angela Pensworsd
(approfondimento parte prima)
La società è un
insieme organizzato di persone che interagiscono tra loro in base a schemi ed a
regole ben precise. Si va dal rispettare il rosso con la macchina al semaforo,
fino ad organizzazioni più complesse. La sociologia
è quella scienza che studia e analizza la società, quindi, che studia ed
analizza l’uomo nella propria interazione, organizzazione, ed espressione
all’interno della società. Possono essere analizzati comportamenti individuali
o collettivi. Possono essere comportamenti negativi, criminali, o positivi, o neutri. Ad esempio furti,
omicidi, moobing, inquinamento, azioni da parte di individui o istituzioni o
gruppi che portano ad un miglioramento temporaneo o duraturo della società, o
semplicemente il prendere l’autobus per spostarsi. Il comportamento umano
deriva da istinto, educazione, cultura, tradizione, (dal punto di vista
individuale dal carattere), ma anche da condizionamenti sociali, regole che
vengono date dalla famiglia e dalla società, imitazione, percorso psicologico,
intelligenza, o anche stupidità. Come si amalgama tutto questo, è espressione
dell’uomo. La sociologia studia anche i problemi che trovano espressione
all’interno della società. Trattandosi di una scienza, e di un’analisi, la
sociologia si chiede il perché delle cose, e degli avvenimenti. La sociologia applicata è quella scienza
che, una volta capita la causa di un problema a livello sociale, cerca di porvi
rimedio. Per certi versi si tratta della medicina. È molto importante come concetto, perché
dall’analisi si passa all’azione, e alla risoluzione, o comunque ad un
miglioramento. La sociologia applicata è una grande potenzialità per la cura
della società. Il sociologo è colui
che studia la società. Da questo concetto, e passando dal fatto che la politica ha la funzione di gestire e
migliorare la società, ecco che si arriva alla considerazione che un politico deve essere prima di tutto un
sociologo. Ma non basta, un politico deve avere anche la capacità di capire
quali sono le soluzioni, di proporre alternative allo stato attuale dove la
società è carente o migliorabile, buon senso, predisposizione al dialogo ma
fermezza nelle proprie convinzioni, scaltrezza, malizia per capire dove può essere
colpito dall’avversario, correttezza, rispetto, buon senso, ed elasticità
mentale. Insomma, dovrebbe essere buono ma non fesso, colomba e squalo. Uno
statista, capace di capire e gestire equilibri internazionali, dato che gestire
la società oggi vuole dire anche interfacciarsi con il mondo. Il politico può e
deve agire all’interno della impostazione di una società. La società viene
gestita attraverso l’organizzazione che si è data, dalle istituzioni, e
dall’organizzazione dello Stato. E
tra le funzioni di uno Stato, oltre alla Sanità, Istruzione, e Sicurezza, c’è anche
la funzione di miglioramento dell’individuo come individuo sociale, funzione che certamente dovrebbe essere
maggiormente sviluppata. Domandarsi il perché esistono fenomeni come il
crimine, il bullismo, lo stalking, il moobing, il femminicidio, la violenza di
genere sulle donne, la ludopatia, la dipendenza dal web tanto da avere reso
necessario realizzare in alcune strutture ospedaliere un reparto pediatrico di
psicopatologia da web, la droga, l’alcoolismo, i malesseri sociali, è
importantissimo per capire e arrivare ad una soluzione o miglioramento dei
problemi. Ma anche domandarsi il perché esiste l’abusivismo edilizio ed il
consumo sfrenato di suolo, un cattivo sviluppo della città nel proprio tessuto
urbano, le anomalie nella organizzazione dei servizi e della loro velocità di
utilizzo, la errata gestione delle risorse del Pianeta o locali, lo sperpero di
denaro pubblico, la truffa, la corruzione, sono domande da porsi e soluzioni da
trovare. In genere le problematiche derivano dalla mancanza di tre fattori, ed
esattamente dalla mancanza di educazione, di regole, e di controllo. Se si
riflette un attimo sul fatto che l’essere umano è abituato nella propria
impostazione sociale globale prima ad usare le mani e poi la testa come se
dovesse sempre imparare dai propri errori, ed imparare successivamente a
gestire ciò che si è creato, si capisce come il divario tra il progresso
tecnologico ed il progresso civile e mentale umano sia la causa di alcuni dei
problemi contemporanei. Da questa analisi si capisce perché vi è il problema
dell’inquinamento (una sovrapproduzione di materiali inquinanti immessi nel
mondo e nella natura), e di come la stessa cosa, per lo stesso motivo (non
gestione preventiva), sta avvedendo adesso per il problema della gestione delle
applicazioni dei giochi informatici legati comunque a interessi commerciali che
portano alla patologia ludica sociale da web (differenza tra uso ed abuso) ed
al gioco in generale. Anche in questo caso, dopo aver fatto i danni e ad avere
fatto sfuggire di mano l’arma, bisognerà porvi rimedio e pensare ad una
regolamentazione, ad un controllo, e certamente ad una maggiore educazione.
L’uomo si deve porre la domanda su che tipo di società vuole per se stesso e
per i propri figli. In generale. La gestione della società non è solo organizzazione
dei servizi, ma è anche condurre l’uomo nel proprio percorso di civiltà mentale
e comportamentale, di relazione all’interno della società, di gestione delle
risorse, della gestione ed utilizzo dei nuovi mezzi che ha a disposizione e che
si crea come quelli tecnologici informatici o che creano inquinamento, è
pensare a come espandere ed impostare le città, e di come interagire con le
altre società. Perché, tornando al discorso che la società è formata
dall’insieme delle persone, è solo migliorando l’individuo sociale che si
riesce a migliorare la società.
p.s.. ed ecco perché, allargando il discorso, ho sempre
detto che … “per migliorare il mondo bisogna migliorare l’uomo”.
05/10/2016
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