venerdì 2 dicembre 2011

Crisi: ricetta di pensioni, evasione fiscale, riforma del lavoro

L’Italia ha un debito di quasi 1.900 miliardi di euro. Su di esso gravano interessi negativi annuali prodotti dallo stesso debito per circa 70 miliardi di euro (miliardo più o miliardo meno). Il precedente governo Berlusconi ha portato l’iva dal 20% al 21%, ma tali iniziative, come anche l’aumento delle tasse sui carburanti i quali già di per se aumentano sempre più, sono controproducenti economicamente perché il loro costo ricade sulle merci e quindi sul cittadino che ha sempre meno potere di acquisto. Tra le prossime importanti riforme che il nuovo governo Monti si appresta a varare all’interno dei provvedimenti anticrisi vi è la riforma del sistema pensionistico. Tale riforma ha più una funzione ed una valenza di adeguamento al sistema pensionistico degli altri Paesi europei che di vera medicina per la crisi. L’ipotesi di superare ulteriormente i 40 anni di contributi per poter andare in pensione ha sollevato le prime giustificate perplessità tra le parti sociali in quanto pone delle problematiche. Ma bisognerà aspettare di vedere in dettaglio quanto contenuto nella ipotesi di riforma che verrà esposta questa domenica nell’incontro con le parti sociali e lunedì prossimo 05/12/2011 all’interno della riunione indetta alla Camera. È emerso, da tempo purtroppo, che l’Italia ha un disavanzo da evasione fiscale che supera i 120 miliardi di euro annuali. Questo bacino sommerso può certamente fornire risorse importanti alla salute economica e sociale del nostro Paese. Recuperare ogni anno futuro più della metà della evasione fiscale crea una entrata certa ora inaspettata per lo Stato, ed assorbirebbe da sola quasi la totalità degli interessi passivi del debito pubblico. Contrastare in modo sistematico l’evasione fiscale costituirebbe una delle effettive medicine delle quali l’Italia ha bisogno. Al riguardo il sottosegretario del Pd Enrico Letta ha delle proposte interessanti volte a far emergere in automatico una parte del sommerso. L’effettiva lotta all’evasione fiscale è più importante per l’Italia che varare una riforma delle pensioni. Un altro fattore basilare per contrastare la crisi e riavviare lo sviluppo economico del nostro Paese è una seria e giusta Riforma del Lavoro. Si sa infatti che non è solo lo sviluppo economico a generare lavoro, ma è anche, e soprattutto nel nostro caso, il lavoro a generare lo sviluppo economico. Sempre da indiscrezioni nel vertice che si terrà lunedì 05/12/2011 pare che anche queste iniziative siano nella scaletta di argomenti di riforme fondamentali da attuare. Non ci resta quindi che aspettare lunedì e vedere più nel dettaglio le proposte e la discussione politica che ne consegue.
A A. Pensword 02-12-11   

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