In commento al post di Alessandro Banfi Una bomba è una bomba del 03/01/2012
Ha ragione quando dice che non bisognerebbe soffiare sul fuoco e che una bomba è sempre una bomba, con le conseguenze che può portare, e che i responsabili diretti ed indiretti di ciò dovrebbero riflettere. Ma tra i responsabili di questa reazione esagerata c'è anche lo Stato, e non perché richiede ciò che è giusto richiedere, ma perché non restituisce quando è giusto restituire o dare. Noi dobbiamo pagare subito le tasse ma i rimborsi tardano anni. E che dire dei numerosi suicidi di imprenditori che non riescono a pagare i loro debiti e i dipendenti perché lo Stato non paga i crediti che loro hanno nei confronti dello Stato per i lavori fatti?. Certo, non è un motivo per mettere un bomba o per arrivare a gesti più estremi. Ma questa discrepanza è comunque un errore di fondo, una causa. Il mercato è lo stesso, e lo Stato non può essere insolvente dei suoi debiti, o pagare in ritardo. Ora sono previsti dei rimborsi, ma è proprio la procedura attuata finora che deve cambiare per il futuro. Non condivido certo le bombe, ma vorrei che l'esame di coscienza venisse fatto da tutti in modo da cercare le diverse cause che producono talvolta degli effetti sbagliati.
Ha ragione quando dice che non bisognerebbe soffiare sul fuoco e che una bomba è sempre una bomba, con le conseguenze che può portare, e che i responsabili diretti ed indiretti di ciò dovrebbero riflettere. Ma tra i responsabili di questa reazione esagerata c'è anche lo Stato, e non perché richiede ciò che è giusto richiedere, ma perché non restituisce quando è giusto restituire o dare. Noi dobbiamo pagare subito le tasse ma i rimborsi tardano anni. E che dire dei numerosi suicidi di imprenditori che non riescono a pagare i loro debiti e i dipendenti perché lo Stato non paga i crediti che loro hanno nei confronti dello Stato per i lavori fatti?. Certo, non è un motivo per mettere un bomba o per arrivare a gesti più estremi. Ma questa discrepanza è comunque un errore di fondo, una causa. Il mercato è lo stesso, e lo Stato non può essere insolvente dei suoi debiti, o pagare in ritardo. Ora sono previsti dei rimborsi, ma è proprio la procedura attuata finora che deve cambiare per il futuro. Non condivido certo le bombe, ma vorrei che l'esame di coscienza venisse fatto da tutti in modo da cercare le diverse cause che producono talvolta degli effetti sbagliati.
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