Il Governo Monti ha fatto in pochissimo tempo delle cose che un Governo politico non avrebbe mai avuto la possibilità di fare, a causa dell’insorgere di sicuri conflitti tra le parti. Questa considerazione apre la porta a delle domande. Ma allora la struttura politica parlamentare così come era organizzata non era funzionale?
In teoria qualunque struttura quando è gestita bene funziona bene. Questo vuole dire che fino allo scorso governo politico il potere politico parlamentare è stato collettivamente gestito male, e può volere dire anche che ci sono delle strutturazioni politiche che possono favorire delle criticità. Quindi analizziamo ciò che è cambiato. Con l’arrivo del Governo tecnico prima di tutto è calato il tono di astio politico. Una preoccupazione diffusa infatti è che dopo delle nuove elezioni si ricomincerà con il teatrino delle marionette e con i litigi tra le parti. Ora i partiti stanno facendo buon viso a cattivo gioco, e stanno imparando un nuovo modo di interagire, riacquistando gradualmente credibilità. Con il Governo tecnico i partiti sono più svincolati dal loro elettorato. Questo non vuole dire che i partiti non debbano tutelare il proprio elettorato e non perseguire i propri ideali, ma vuole dire che la impossibilità della politica di prendere decisioni o atteggiamenti per non contrariare il proprio elettorato è in parte un limite della politica stessa. Personalmente abolirei anche le alleanze. La ricerca del potere e della maggioranza porta ad avere dei comportamenti politicamente scorretti, e genera il muro contro muro. Se il bipolarismo fosse gestito bene e
con maturità sarebbe una cosa buona. Il Governo tecnico può prendere iniziative contrarie a lobby e caste che costituiscono fasce di elettorato. Questo Governo tecnico ha preso iniziative anche contro la casta politica stessa. I tecnici sono svincolati dai legami politici e per questo sono più autonomi. L’autonomia e la competenza sono fondamentali per potere svolgere bene il proprio lavoro. Questo svincolo dalla politica porta ad avere più dinamismo nelle proposte di legge e nella attività di governo. I politici sono legati oltre cha al loro elettorato anche al loro partito con gerarchie e più di tutto alla loro casta, e nessuno si prende la responsabilità della libera iniziativa, e quindi da questo deriva la stagnazione politica. Questa è una cattiva abitudine della politica. Un’altra cattiva abitudine della politica è che i partiti hanno troppo potere anche all’interno della società stessa: parecchi posti direttivi all’interno di società pubbliche e private sono solo posti politici. A che servono?
con maturità sarebbe una cosa buona. Il Governo tecnico può prendere iniziative contrarie a lobby e caste che costituiscono fasce di elettorato. Questo Governo tecnico ha preso iniziative anche contro la casta politica stessa. I tecnici sono svincolati dai legami politici e per questo sono più autonomi. L’autonomia e la competenza sono fondamentali per potere svolgere bene il proprio lavoro. Questo svincolo dalla politica porta ad avere più dinamismo nelle proposte di legge e nella attività di governo. I politici sono legati oltre cha al loro elettorato anche al loro partito con gerarchie e più di tutto alla loro casta, e nessuno si prende la responsabilità della libera iniziativa, e quindi da questo deriva la stagnazione politica. Questa è una cattiva abitudine della politica. Un’altra cattiva abitudine della politica è che i partiti hanno troppo potere anche all’interno della società stessa: parecchi posti direttivi all’interno di società pubbliche e private sono solo posti politici. A che servono?
Non penso che bisogna togliere potere ai partiti perché la pluralità di espressione è alla base della democrazia, unitamente al rispetto ed alla correttezza reciproca, ma bisogna modificare degli equilibri che possono favorire il sorgere di criticità ed eliminare brutte abitudini della politica.
In che modo un Governo con soli ministri tecnici ed un Presidente del Consiglio super partes può modificare positivamente degli equilibri politici? Proprio per la sua autonomia da vincoli e ricatti politici di elettorato e di partito. Inoltre avere sopra a dei politici degli esponenti autonomi costituisce un controllo sui politici stessi.
Quindi ci dovrà sempre essere il Parlamento politico espressione del popolo. Ma la formula dei Ministri tecnici e del Presidente del Consiglio super partes è una formula vincente. Intanto si avranno sempre dei Ministri competenti nella materia e non solo posti di potere politico. Se il potere politico non viene gestito bene a che serve averlo? Potrebbero anche essere personaggi politici competenti e professionisti della materia del Ministero, ma considerando la faziosità dell’animale politico come oramai lo conosciamo il fatto che siano esclusivamente dei tecnici costituisce una garanzia. Inoltre la figura di un Presidente del Consiglio super partes è una figura calmierante per la gestione politica e per i partiti stessi. La discussione politica e la legiferazione ne risulterebbe velocizzata ed agevolata. Penso che valga la pena in fase di riduzione del numero dei parlamentari rivedere anche la competenza e la professionalità dei Ministri mettendo delle regole, e legiferare a favore di un Presidente del Consiglio apolitico e super partes. Questo non vuole dire togliere potere ai partiti, perché le leggi le devono approvare i politici, e le devono e le possono proporre. Vuole dire solo evitare che facciano ulteriormente danni. Avere come cappello di un Governo politico un gruppo di tecnici ed un Presidente del Consiglio super partes potrebbe essere la scelta migliore di struttura politica parlamentare per il futuro.
03/02/2012
Angela Amber Pensword
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