giovedì 5 aprile 2012

DATI DI RECESSIONE

Nei primi giorni di aprile il ministro Passera ha comunicato che siamo in recessione e che lo saremo anche nei prossimi mesi. I dati della disoccupazione giovanile sono sconfortanti. Si sono già persi molti posti di lavoro, e molti altri se ne perderanno nei prossimi mesi. La situazione che ci aspetta è molto difficile, anche se abbiamo recuperato terreno sulla crisi e ci siamo allontanati dal baratro. Ma essersi allontanati dal baratro non vuole dire che non ci si possa tornare vicino e sprofondarci dentro. L’opera di risanamento dei conti pubblici attuata dal Governo Monti fino ad ora ha portato il Governo tecnico a varare leggi impopolari, come la riforma delle pensioni, e ad aumentare le tasse. Inoltre è in previsione un ulteriore aumento dell’iva nel mese di settembre. Tutta questa stretta per reperire denaro per lo Stato ha portato ad un aumento dei costi per le famiglie e per le imprese, che unito alle minori entrate, sempre per le famiglie e imprese a causa della crisi, aumenta il dato di recessione. Tutto questo porterà più povertà e più disagio sociale. Già, perché ora non sarà solo lo Stato a non avere i soldi per la sanità e per dare i servizi ai cittadini (situazione che non si dovrebbe mai verificare in un Stato ben organizzato), ma saranno i cittadini stessi a non avere la capacità di spendere e di pagarsi i servizi.

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