La politica è importante perché gestisce il sociale, la collettività, e una intera Nazione. La politica ha lo scopo di pensare alla società attraverso l’impostazione di strategie finalizzate al presente ed al futuro, ed attraverso una buona gestione delle risorse del presente. Uno dei difetti della politica contemporanea è lo stesso della economia contemporanea, ossia quello di avere una mentalità che si basa solo sull’immediato e con indole vorace. Nell’immediato forse perché il politico è vincolato dal voto, come è giusto che sia, e quindi per cercare consenso cerca di non andare contro interessi della parte dell’elettorato che lo sostiene a scapito di un dialogo costruttivo con le altre parti ed a scapito di una visione d’insieme. Vorace perché, a causa della grande imperfezione umana spesso la politica diventa solo un mezzo per raggiungere scopi ed interessi personali, per vivere in connivenza con consuetudini di mala politica, di mala società, di mala vita. Voglio anche dire però che ci sono molte brave persone, politici, che anche se con qualche difficoltà riescono e fanno buona politica. Non si può fare di tante erbe diverse un unico fascio di erba. Ma purtroppo vi sono comportamenti scorretti che oramai sono la normalità, e questo rientra in una forma di mentalità che si esprime anche nel vivere comune, anche in altri settori della società che non sono la politica solamente. Del resto la società è una espressione umana, l’uomo si esprime nella vita comune, ed il politico è un uomo comune che ha potere politico.
La politica ha più importanza proprio perché attua una gestione collettiva, ed ogni comportamento scorretto o miope o sbagliato ha ripercussioni maggiori a livello sociale. Strategie sbagliate, cattiva gestione del presente, decisioni errate hanno conseguenze nel presente e nel futuro. Sbagliare è anche umano, normale, e più che scusabile, ma basta che non sia la norma. La crisi che stiamo vivendo a livello internazionale e nazionale sta portando il popolo italiano a rendersi conto di molte cose, a chiedere conto di molte cose, a porsi delle domande, a chiedere risposte da chi ci governa e da chi fa politica, da chi l’ha fatta in passato e da chi ha intenzione di continuare a farla. E soprattutto a chiedere ai politici di prendersi la propria responsabilità ed a cambiare mentalità comportamentale e politica. Ci sono consuetudini che prima il semplice cittadino non vedeva o non voleva vedere, ma che ora sulle quali egli non è più disposto a passarci sopra (e non era giusto passarci sopra nemmeno prima). Ma in una serie di interessi comuni di politica, economia, mazzette, prassi e connivenze, la politica e la società hanno interagito in malo modo, con la colpa non solo dei politici. Certo loro avendo una funzione pubblica dovrebbero avere anche un altro spessore morale ma, in questo caso non vi è stata differenza. Non sono mancati casi di esponenti politici fatti crescere apposta per ricoprire posti di potere a garanzie di interessi trasversali in passato. E questo capita non solo in politica. In futuro dovrebbe essere importante garantire una formazione di etica politica. I partiti dovrebbero avere tutti una loro carta etica, che in realtà corrisponde a ciò che dovrebbe essere il normale e corretto comportamento di una persona, e i politici si dovrebbero attenere a tale comportamento. È ovvio che non potranno mancare i controlli al riguardo dato che la pecora fa diventare il lupo affamato. A parte le varie problematiche della politica, la politica rimane un lavoro nobile ed importante. In una democrazia non si può prescindere dalla politica e dalla diversità dei partiti. Ma la democrazia, come altra forma di espressione umana e come qualunque altro mezzo di espressione umana, va saputa gestire bene, attraverso il dialogo e la maturità, attraverso l’espressione di valori, attraverso il voto (ora meglio se non anticipato), attraverso il rispetto, e attraverso un comportamento corretto. Attualmente la politica in Italia è ai minimi storici come soglia di gradimento, e con ragione. Ma una società non può prescindere dalla politica proprio perche politica è gestione ed organizzazione della società, è varo di leggi, indicazioni comuni, è soluzione di problemi comuni, è prevenzione di problemi futuri. È per questo che l’uomo politico dovrebbe essere un individuo capace di pensare. E di pensare bene soprattutto, forse più da statista. Un buon politico non vede dentro i suoi interessi e dentro la visuale del proprio naso. Se molti nasi sono più lunghi del normale è perché sono come quelli di pinocchio. Anche ammettendo che alcuni comportamenti erano in buona fede a causa di consuetudini normali, ora non sono e non devono essere più possibili. La politica ha bisogno di un forte cambiamento e di una forte ristrutturazione nel nostro Paese. Riforme sui costi della politica, sulla legge elettorale, sugli stipendi e sui privilegi di chi ci governa, sulla struttura dei partiti, sul sistema di governo, sulla trasparenza e tracciabilità dei bilanci e sul controllo di essi. Ora sono in studio possibilità di riforma del settore, e ci sono anche proposte interessanti. I partiti hanno l’occasione di dimostrare a chi li dovrà eleggere di avere la volontà di riformare il loro interno, di migliorarsi e di migliorare la politica. Tali riforme andrebbero fatte prima di arrivare nuovamente al voto. I politici lo hanno capito, anche perché non hanno più possibilità di non capirlo. Bisogna vedere se andranno avanti tutti insieme per portare avanti tali inevitabili riforme. Noi italiani abbiamo passato anni di inerzia politica nella soluzione e nella prevenzione dei problemi, ed ora non siamo più disposti in questo periodo di difficoltà e di sacrifici a perdonare niente. Ma intanto le riforme aspettano.
La politica ha più importanza proprio perché attua una gestione collettiva, ed ogni comportamento scorretto o miope o sbagliato ha ripercussioni maggiori a livello sociale. Strategie sbagliate, cattiva gestione del presente, decisioni errate hanno conseguenze nel presente e nel futuro. Sbagliare è anche umano, normale, e più che scusabile, ma basta che non sia la norma. La crisi che stiamo vivendo a livello internazionale e nazionale sta portando il popolo italiano a rendersi conto di molte cose, a chiedere conto di molte cose, a porsi delle domande, a chiedere risposte da chi ci governa e da chi fa politica, da chi l’ha fatta in passato e da chi ha intenzione di continuare a farla. E soprattutto a chiedere ai politici di prendersi la propria responsabilità ed a cambiare mentalità comportamentale e politica. Ci sono consuetudini che prima il semplice cittadino non vedeva o non voleva vedere, ma che ora sulle quali egli non è più disposto a passarci sopra (e non era giusto passarci sopra nemmeno prima). Ma in una serie di interessi comuni di politica, economia, mazzette, prassi e connivenze, la politica e la società hanno interagito in malo modo, con la colpa non solo dei politici. Certo loro avendo una funzione pubblica dovrebbero avere anche un altro spessore morale ma, in questo caso non vi è stata differenza. Non sono mancati casi di esponenti politici fatti crescere apposta per ricoprire posti di potere a garanzie di interessi trasversali in passato. E questo capita non solo in politica. In futuro dovrebbe essere importante garantire una formazione di etica politica. I partiti dovrebbero avere tutti una loro carta etica, che in realtà corrisponde a ciò che dovrebbe essere il normale e corretto comportamento di una persona, e i politici si dovrebbero attenere a tale comportamento. È ovvio che non potranno mancare i controlli al riguardo dato che la pecora fa diventare il lupo affamato. A parte le varie problematiche della politica, la politica rimane un lavoro nobile ed importante. In una democrazia non si può prescindere dalla politica e dalla diversità dei partiti. Ma la democrazia, come altra forma di espressione umana e come qualunque altro mezzo di espressione umana, va saputa gestire bene, attraverso il dialogo e la maturità, attraverso l’espressione di valori, attraverso il voto (ora meglio se non anticipato), attraverso il rispetto, e attraverso un comportamento corretto. Attualmente la politica in Italia è ai minimi storici come soglia di gradimento, e con ragione. Ma una società non può prescindere dalla politica proprio perche politica è gestione ed organizzazione della società, è varo di leggi, indicazioni comuni, è soluzione di problemi comuni, è prevenzione di problemi futuri. È per questo che l’uomo politico dovrebbe essere un individuo capace di pensare. E di pensare bene soprattutto, forse più da statista. Un buon politico non vede dentro i suoi interessi e dentro la visuale del proprio naso. Se molti nasi sono più lunghi del normale è perché sono come quelli di pinocchio. Anche ammettendo che alcuni comportamenti erano in buona fede a causa di consuetudini normali, ora non sono e non devono essere più possibili. La politica ha bisogno di un forte cambiamento e di una forte ristrutturazione nel nostro Paese. Riforme sui costi della politica, sulla legge elettorale, sugli stipendi e sui privilegi di chi ci governa, sulla struttura dei partiti, sul sistema di governo, sulla trasparenza e tracciabilità dei bilanci e sul controllo di essi. Ora sono in studio possibilità di riforma del settore, e ci sono anche proposte interessanti. I partiti hanno l’occasione di dimostrare a chi li dovrà eleggere di avere la volontà di riformare il loro interno, di migliorarsi e di migliorare la politica. Tali riforme andrebbero fatte prima di arrivare nuovamente al voto. I politici lo hanno capito, anche perché non hanno più possibilità di non capirlo. Bisogna vedere se andranno avanti tutti insieme per portare avanti tali inevitabili riforme. Noi italiani abbiamo passato anni di inerzia politica nella soluzione e nella prevenzione dei problemi, ed ora non siamo più disposti in questo periodo di difficoltà e di sacrifici a perdonare niente. Ma intanto le riforme aspettano.
Angela Pensword 26/04/2012
Le MASSAIE sono i veri ministri dell’Economia
RispondiEliminaLaureate a L’università della Vita dove gli esami si danno tutti i giorni
Con stipendi che quando va bene ammontano a Euro 1200,00 al mese.
Abituate come sono a eliminare il superfluo in breve tempo il debito Pubblico tornerebbe in pari
assicurando una vecchiaia dignitosa a tutti i Lavoratori.
PS
Gestendo le risorse con oculatezza
potremmo vivere senza essere ricattati da chi gestisce i capitali sottratti al Popolo con le ruberie.
L'Italia detenendo il 60% del patrimonio Artistico Mondiale potrebbe vivere in prevalenza di Turismo
E di prodotti ( Mede in Italy) come alta Moda Prodotti Gastronomici Artigianato Ecc
Grazie al nostro Estro Creativo VITTORIO
Concordo sul fatto che l'Italia è ricca di risorse e possibilità, dall'estro artistico, all'arte, all'agricoltura (per la quale sarei a favore di una forma di protezionismo), e che tali risorse dovrebbero essere valorizzate. Questo per ricollegarmi al discorso che le risorse ed i mezzi, potere politico compreso, se usati male creano danni, e certamente le risorse ed il potere politico sono state gestiti male. Una massaia sa certamente far quadrare i conti, e non avrei nulla in contrario a vederla in un posto di potere economico politico, purché sia una persona corretta e dotata di buon senso altrimenti quando diventerà "politico" si comporterà come quelli che l'hanno preceduta (senza dire nulla in contrario alle migliaia di brave massaie). Questo per ricollegarmi al discorso che la scorrettezza è insita in ogni settore della società, come fortunatamente anche la correttezza, e che è la società nel suo insieme che va migliorata e che deve compiere una ulteriore evoluzione civile. Certamente la politica, il sistema politico, la struttura politica hanno dei grandi difetti (dato che l'occasione fa l'uomo ladro), e vanno riorganizate (maggiore controllo e più regole), anche perché no diminuendo la distanza tra cittadini e alte istituzioni. Ma uno Stato deve essere organizzato politicamente ed avere delle regole se non vuole arrivare al caos ed all'anarchia. Già non seguiamo le leggi avendole, pensa non avendole!
EliminaCome si dice ha Firenze se unne zuppa le pan bagnato.
RispondiEliminaPS questo è il mondo che rimpiango.
LO SPECCHIO DEL PASSATO RACCONTATO DA UN FIORENTINO SEMI ANALFABETA
Immagini riflesse in un mondo senza Anima.
Risa di bambini risvegliano i ricordi di un passato lontano
dove dignità e rispetto erano l’unica ricchezza
i RIONI (anima della città ) dove la vita pulsava sanguigna
per strada si giocava con giochi inventati dalla fantasia
la fanciullezza scorreva felice paga del poco che aveva
ad ogni angolo sprizzava la vita
botteghe artigiane davano risalto al folklore creativo
rumori di vita vissuta riempivano il quotidiano di
profumi di fanciulli che giocavano uniti al
brusio delle massaie che si scambiavano notizie
sui fatti del giorno appena trascorso
le malignità alla prima occorrenza lasciavano il passo
alla solidarietà.
Hai nostri giorni Tutto questo non esiste più
l’ Anima rionale rivive solo nei ricordi di quei fanciulli oggi vecchi
che quando passano di li sentono ancora il bisbiglio
dell’ANIMA VITTORIO
Leggendo questi bellissimi versi sono stata trasportata anche io nelle vie dei rioni, ed ho assaporato quell'aria fatta di semplicità in una vita scandita da ritmi più umani. Anche io spero che in futuro ci sia più semplicità e più valori. Un saluto. Angela
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