È notizia che Berlusconi è risceso in campo. In effetti il campo è bello arato, e qualunque seme ci si pianti potrebbe venire su bene. Ma non una pianta che ha dato già i suoi frutti amari ! Ha rispolverato Forza Italia, la parte migliore della sua esperienza politica. Ma ricambiare il nome del partito non vuole dire ritornare al passato, o a quel passato carico di speranza per il neo partito e per noi elettori. Poi si è rovinato ed adeguato all’andazzo generale della politica, facendo il brutto ed il cattivo tempo tra intrallazzi e leggi ad persona. Tra compromessi ed escort Berlusconi si è suicidato politicamente. E Forza Italia, poi Pdl, non facendo nulla di interessante per gestire il Paese e prepararlo alla crisi, pure. Il fatto è che non vi è un'altra figura di spicco capace di prendere le redini del Pdl, anzi Forza Italia, con carisma. Neanche l’alfiere Alfano. Per andare poi dove? Sempre a fare solo gli interessi di parte, come fanno tutte le parti politiche, senza un discorso costruttivo e leale? Abbiamo bisogno di un cambio di mentalità nel relazionarsi delle forze politiche. Basta intrighi, basta scorrettezze e sgambetti reciproci. Basta fare ostruzionismo puro e secco (opposizione) e basta non fare un confronto costruttivo con l’opposizione (maggioranza). Bisognerebbe avere più obiettività, più maturità, e più apertura mentale. Questo non vorrebbe dire non essere diversi nelle opinioni e nelle ideologie, ma vorrebbe dire un raffronto sereno e costruttivo nel rispetto reciproco e nel dialogo. Ed il dialogo presuppone l’ascolto reciproco e la reciproca possibilità di esprimersi. Questa è democrazia, non il prevalere dell’uno sull’altro od il contrastare dell’uno all’altro. Ma questa è anche maturità, e non so se ne siamo già politicamente capaci.
Bisogna anche dire che il Pdl molte cose non le ha potute fare nel proprio governo, e magari erano anche valide, bloccato da un ostruzionismo serrato. Questo è il limite del bipolarismo italiano. Come bisogna anche ricordare che la crisi italiana non è derivata dal governo Berlusconi ma da decenni di cattiva gestione politica miope ed in alcune parti corrotta. Il governo Berlusconi ha senz’altro la colpa di avere negato l’evidenza e di non averci preparato all’arrivo della crisi (oltre ad altre inefficienze). Ma bisogna anche porsi la domanda se invertendo le parti gli altri avrebbero saputo fare meglio. Ci sono errori italiani del passato (mancanza di giuste strategie) che necessitano di tempo per la loro riparazione. Inoltre la crisi fisiologica europea ci avrebbe comunque colpito, indipendentemente dal governo di quel periodo.
A parte queste considerazione Berlusconi ne ha combinate troppe tra cose fatte e cose non fatte. Bossi è stato allontanato dalla guida della Lega per molto meno (c’è da augurarsi che non voglia riesumarsi anche lui).
Ma Berlusconi ha deciso di rimontare a cavallo anche se ha dimostrato di non sapere cavalcare. È qualche giorno che si rivede spesso in televisione e che si sente nuovamente parlare di lui, lustrandone il viso come si farebbe per lustrare le scarpe. Perfino fido è ricomparso a difendere a spada tratta il suo cavaliere come farebbe Sir Lancillotto con Re Artù. Ma noi abbiamo bisogno di visi nuovi, e questo vale per tutta la politica, e non di visi imbellettati e mummificati. Soprattutto abbiamo bisogno di menti nuove, ed anche questo vale per tutta la classe politica. Solo qualcuno si sta meritando la fiducia dimostrando un comportamento maturo e coerente nel tempo.
Moody’s ha di certo sbagliato nel giudizio severo dato all’Italia recentemente nonostante l’impegno che ci stiamo mettendo. È stato certamente un giudizio inopportuno anche nel giorno nel quale è stato comunicato. Dipende dai punti di vista se inopportuno per l’Italia o se opportuno alla speculazione. Fortunatamente in quella occasione i mercati hanno retto bene. Ma a parte Moody’s l’incertezza economica e politica riguardante il prossimo futuro italiano è una realtà oggettiva. Confortante è ricordare che l’Italia è una Nazione di menti geniali e di artisti (non scordiamoci tutti i nomi nati nel corso della storia) e sapremo cavarcela anche in questa situazione.
Berlusconi ha la capacità di esagitare gli animi e di acuire lo scontro, la stessa capacità che ha avuto l’opposizione quando si è vista portare via l’osso. Lo scontro distruttivo è una caratteristica della politica italiana e del nostro bipolarismo. Ecco anche perché è necessario cambiare volti e teste. La prospettiva di una politica futura come la precedente, ingessata nel proprio immobilismo, nella mancanza di strategie nazionali, nelle consuetudini di interessata inerzia, e capace solo dello scontro tra le parti, non è una prospettiva rassicurante per gli osservatori europei ed internazionali. Ma il problema non è Berlusconi. È l’intera classe politica italiana che dovrebbe maturare come belle pere gialle sull’albero, ed invece rimane sempre indigesta.
Analizzando la situazione politica italiana prima di Monti il risultato è che tutta la classe politica italiana ha fallito nel recente passato e nei decenni precedenti nel modo di fare politica e nel modo di gestire il Paese. E noi cittadini ne siamo giustamente disgustati.
Pensare al dopo Monti con nuovamente Monti è prematuro ed improbabile. Sarebbe giusto tornare al voto ed all’espressione popolare. E sarebbe giusto tornare al voto dopo avere cambiato la legge elettorale in modo che il popolo possa veramente scegliere i politici e non subire i candidati. Anche la legge elettorale attuale non è democrazia perché la rappresentanza politica non è una vera scelta del popolo. Le riforme da fare in campo politico e costituzionale sono tante, ma i politici parlamentari continuano a fare orecchie da mercante, anche se più volte sollecitati dalla figura del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ecco che le cariatidi della politica non si dovrebbero ripresentare.
Angela Pensword
18/07/2012
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molto molto ben detto. purtroppo i politici non abbandonano l'osso finchè respirano......speriamo solo che ci siano + controlli per evitare le solite ruberie.graz.
RispondiEliminaAncora si presenta il governo delle baldracche,già lo conosciamo bene con le sue promesse facili e con quel sorrisetto malizioso. Tanto lui a la faccia del passero, il problema non e lui, sono gli italiani popolo di C...... .
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