martedì 28 agosto 2012

LA TASSA EFFERVESCENTE

L’ultima trovata del governo tecnico Monti (ma ne seguiranno certamente anche altre di idee dopo di questa) per raggiungere il pareggio di bilancio è tassare le bollicine delle bibite gassate. Se ormai non mi fossi assuefatta alla certezza che la realtà che stiamo vivendo è realtà e non un sogno, anzi incubo, non avrei potuto credere alle mie orecchie. Quando un Governo arriva a tassare le bollicine, quelle cosette piene d’aria, vuole dire che sta raschiando il fondo e l’irreale. Ma questo è già stato detto quando è stata fatta la proposta di abolire le festività incorporandole vicino al fine settimana in modo da diminuire i ponti ed aumentare il PIL. Tale precedente proposta per fortuna non è stata accettata. Rosicchiare qualche ora lavorativa per aumentare il PIL è espressione, oltre del fatto che il PIL non è in coma ma è semplicemente morto, anche di una mentalità economica e sociale contemporanea sbagliata, nella quale tutto viene fatto in funzione del soldo e poco in funzione dell’equilibrio. Questa mentalità è la base di molti problemi economici, sociali, ed ambientali, con effetto boomerang, che abbiamo avuto, che abbiamo, e che avremo.
Per reperire denaro a favore del pareggio di bilancio il Governo sta mettendo mano un po’ dovunque, anche sulle bollicine, cercandole di acchiappare una per una. La spiegazione data a tale idea (così mi pare di aver capito) è che esse vengono considerate un lusso, e quindi sono tassabili. A parte il fatto che una mentalità che tende a punire il lusso è di per sé una mentalità repressiva e limitata, in questa proposta c’è qualche cosa che non và. Sono gli sprechi che vanno puniti ed evitati. Il governo tecnico si sta muovendo anche in tale direzione.  
Reperire soldi per il pareggio del debito non può derivare da sterili escamotage come l’aumento della benzina, l’aumento delle tasse o dal metterne di nuove. Questi espedienti sono solo un battere di cassa che produce un benefit nel presente Questi espedienti costituiscono  maggiori costi che gravano sulla popolazione e sull’economia, contribuendo ad aumentare la recessione. Reperire soldi per il pareggio di bilancio deve derivare da modifiche strutturali con beneficio per il futuro.
Forse è il caso di iniziare a pensare di raggiungere il pareggio di bilancio in più tempo, facendo respirare l’economia riducendo i costi e le tasse, attuando maggiormente quelle modifiche strutturali volte ad eliminare gli sprechi e ad ottimizzare il servizio, soprattutto nel settore della politica, ed attuando impostazioni di strategie  a medio e lungo termine a favore della economia e della società. Ma non tutte queste pietanze sono state portate sul tavolo.
È proprio il caso di dire che non siamo alla frutta, ma che siamo alle bollicine!
Angela Pensword 28/08/2012
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