mercoledì 8 agosto 2012

Riflessioni (da Diario) 08/08/2012

Sono stanca. Ci sono cose che non condivido e che reputo assurde. Leggo oggi 08/08/2012 l’articolo su Libero di Marco Capizzi “il lato oscuro dei giochi. Così la Cina fabbrica le sue medaglie”  e rimango colpita dalle immagini e dalle procedure descritte.
Ciò lede i diritti umani. Come affermato da Capizzi ci sono degli “allenamenti che diventano torture”. Non vi è scusante per sottoporre ad uno stress fisico e mentale delle piccole creature. Non vi sarebbe nemmeno per un adulto. L’esagerazione fa sempre male e spesso è la causa di molti problemi e squilibri che l’uomo esprime nella propria società globale.
Ma la mentalità cinese è anche questa. Forse noi siamo peggiori in altre cose, anzi certamente, ma questo tipo di allenamenti non lo esprimiamo fortunatamente. Ricorda, ma non ne so molto al riguardo, gli allenamenti della vecchia URSS dove in alcuni casi atleti sono stati sottoposti a trattamenti ormonali da parte dei loro medici ed allenatori tanto da cambiare sesso, dove il fine giustificava i mezzi, o meglio dove sono stati usati dei mezzi in modo incurante delle conseguenze che tali pratiche avrebbero avuto nel tempo sugli atleti, e tutto per affermare una supremazia sportiva che in realtà voleva esprimere più che altro una supremazia politica. Ma l’uso di ormoni, l’uso di doping, l’uso di allenamenti esagerati che sono torture fisiche e mentali, sono tutti trucchi ed abusi ed espressioni di un non equilibrio umano e sportivo, e per questo, anche se i risultati ci sono, moralmente i risultati sportivi andrebbero considerati nulli.
Nell’antica Grecia le Olimpiadi erano considerate sacre tanto che si fermavano anche le guerre per partecipare ai giochi. Lo spirito sportivo si esprime in una giusta e sana competizione. Anche ammesso ed ipotizzato che nell’antichità vi fossero delle sostanze dopanti che non potevano certo essere la marmellata od una sana bistecca, una cosa sono le sostanze dopanti prese coscientemente, ed una cosa sono gli allenamenti visti su questi bambini che snaturano il corpo stesso e l’età del gioco.
Anche in occidente abbiamo casi, non solamente sportivi, di genitori che pretendono dai figli risultati oltre il limite riversando su di essi una propria personale rivalsa sulla vita calpestando il rispetto della vita dei figli. Per opposto abbiamo anche genitori che pretendono troppo poco dai propri figli, permettendogli tutto anche insegnandogli il non rispetto verso le altre persone, verso le cose e verso gli altri animali. Purtroppo, in entrambi i casi, chi ha la capacità di capire i propri sbagli ha la capacità di correggersi e di migliorare, e chi non ha la capacità di capire i propri sbagli non ha la capacità di migliorare.
Possibile che l’uomo non riesce a migliorare in modo onesto e con equilibrio senza pretendere troppo da se stesso? L’evoluzione dell’uomo non corrisponde anche ad esprimere il meglio di se con equilibrio e nel rispetto dell’uomo stesso, oltre che dell’ambiente?
08/08/2012

Nessun commento:

Posta un commento