venerdì 21 settembre 2012

Energia nazionale: produzione comune per comune

Sarebbe bello immaginare un mondo dove vi sia l’energia pulita ed a basso costo. E sarebbe bello immaginare una Italia nella quale tale energia venga prodotta autonomamente ed indipendentemente dai vari comuni e frazioni direttamente sul proprio territorio. Questo è quello che spero: una Nazione indipendente per ciò che riguarda l’energia, la cui produzione avvenga in maniera ecologica e sostenibile per l’ambiente, senza inquinamento né di produzione e né di utilizzo, e dislocata sul territorio.
Le grandi città hanno certamente altri bisogni di energia rispetto ad un piccolo paesino, e quindi in base alle esigenze diverse ci saranno soluzioni diverse, impianti specifici che garantiscono una certa produzione di energia.
Vi è più di una possibilità. Una di queste riguarda l’utilizzo della immondizia. L’immondizia in una società civile è sempre differenziata. In tale modo si riciclano le materie, si ha meno inquinamento delle loro scorie, e con il materiale organico ci si occupa di compostaggio. Il resto dei rifiuti serve a produrre energia. Un esempio di tale sistema è la organizzazione della gestione rifiuti attuata in alcune città austriache. L’Austria ha sviluppato uno dei sistemi più moderni per il riciclo dei materiali, riducendo al minimo la quota residuale da incenerire. Gli inceneritori per motivi di salute, anche se dotati dei sistemi di sicurezza, non vanno mai posti all’interno o troppo vicini alle città.  
In una società che mette al centro l’uomo e la natura, il rispetto e l’equilibrio con l’ambiente, la tutela delle risorse e lo sviluppo sostenibile, che ricerca l’indipendenza energetica ed una produttività energetica sostenibile, anche l’edilizia energetica riveste un ruolo importante. Tale potenzialità sono state sviluppate finora solo in parte. Se in base al principio sopraesposto di indipendenza energetica anche le abitazioni fossero per quanto possibile produttrici di energia elettrica e quindi indipendenti il costo energetico nazionale  sarebbe molto ridimensionato. Per l’edilizia si sono prese già iniziative e sviluppati incentivi. Piccoli abbozzi di primi passi in un mondo migliore. Certamente passi importanti, ma bisognerebbe fare di più, soprattutto come ricerca. Bisognerebbe pensare a dei pannelli che possano essere messi direttamente sui muri verticali dei palazzi. Ovviamente in tale ottica ed impostazione ci dovrà essere una edilizia che tiene conto anche della esposizione e dei punti cardinali, a maggiore collegamento come mentalità con la natura.
Un'altra cosa che mi viene in mente riguarda la produzione di elettricità tramite la forza lavoro umana sulle cyclette. È una cosa che ho visto in un programma televisivo. In un carcere viene utilizzata questa pratica in via sperimentale. Considerando tutte le palestre che esistono all’interno di una città, se ognuna di esse avesse le cyclette predisposte per la produzione dell’energia e dovesse garantire un minimo di produzione mensile, questo rappresenterebbe un’altra fonte pulita e gratuita, anche se piccola, per la palestra e per la città.
La centralità di produzione energetica ha quindi meno necessità di esistere, mentre la rete distributiva di energia elettrica rimane tutta collegata in modo da mettere in rete l’eccedenza.
Questo obiettivo andrebbe sviluppato e concretizzato da subito in modo che in un arco di tempo medio possa essere un traguardo raggiunto. Se tale impostazione fosse esportata anche all’estero, e ogni Nazione fosse indipendente energeticamente basandosi solo sulle energie pulite, avremmo realizzato un mondo migliore.
A rendere necessario questo cambiamento di impostazione energetica non è solo una motivazione economica ma è il Pianeta Terra stesso a chiedercelo. L’inquinamento ed il surriscaldamento globale stanno provocando danni che non si limitano ad essere visibili solo ora ma le cui conseguenze riguarderanno anche il futuro e avranno ripercussioni negative anche sul genere umano oltre che sulla Terra.
Per avere un mondo migliore, che si basa su principi di rispetto ambientale e di eco sostenibilità, che si pone il pensiero della tutela delle risorse, che si esprime nella società con comportamenti consoni a tali principi, ci vuole una educazione sociale al riguardo.  
Angela Pensword 20/09/2012
Copyright © AngelaPensword

Nessun commento:

Posta un commento